Veronica Gentili
Cattiverie
Obama: “Il Sì al referendum aiuterà l’Italia”, “Renzi è giovane e bello”, “Amo il vino italiano”. La terza spiega le altre due
- 19:29 - Giustizia: Pd, 'su separazione carriere maggioranza imbavagliata'
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo quanto sta avvenendo oggi in aula: la maggioranza e il Governo scelgono ancora una volta il silenzio su una riforma costituzionale che stravolge i principi fondamentali della nostra Costituzione. Siamo di fronte a una deriva autoritaria che segna un pericoloso precedente per il nostro sistema democratico". Lo denuncia il capogruppo democratico nella commissione giustizia della Camera, Federico Gianassi.
L’esponente del Pd sottolinea come “l’approvazione della riforma sulla separazione delle carriere senza alcuna modifica rispetto al testo proposto dal Governo rappresenti un fatto senza precedenti nella storia parlamentare italiana. Mai prima d’ora – aggiunge - una riforma costituzionale era stata approvata dal Parlamento senza alcuna condivisione con le opposizioni né modifica. È il segno di un Parlamento ridotto a semplice passacarte delle decisioni di Palazzo Chigi," prosegue Gianassi.
“A preoccupare ancora di più è l’evidente bavaglio imposto ai parlamentari della maggioranza: "I patti interni ai tre partiti di Governo hanno silenziato ogni forma di dissenso, ma anche interventi a difesa del provvedimento, il che come dire nasconde o imbarazzo o debolezza o sudditanza. Il Partito Democratico – denuncia Gianassi – reputa questo pericoloso precedente e ribadisce la propria opposizione a una riforma dettata da intento punitivo verso la magistratura, mosso da pulsioni ideologiche, allergia ai principi costituzionali di autonomia e indipendenza della magistratura. E tutto questo avviene mentre la giustizia italiana è al collasso e dinanzi a questo disastro il governo si gira dall’altra parte. Noi non ci fermeremo e continueremo a opporci con forza a questo provvedimento”, conclude Gianassi.
- 19:14 - Brescia: interrogazione Pd a Piantedosi su trattamento attiviste in questura
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - Il gruppo del partito democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro degli interni Piantedosi per conoscere nei tempi più rapidi possibili, quanto realmente accaduto nella questura di Brescia, non essendo possibili zone d’ombre o incertezze in una situazione di tale importanza”.
L’interrogazione firmata dal deputato democratico bresciano Gian Antonio Girelli insieme al responsabile nazionale sicurezza del Pd, Matteo Mauri e al deputato Matteo Orfini sottolinea come “notizie di stampa riportano la denuncia di un’attivista di di Extinction Rebellion che insieme con Ultima Generazione e un gruppo Pro Palestina aveva partecipato ad un presidio davanti la sede di Leonardo, a Brescia. Secondo quanto si legge sui media la giovane attivista avrebbe accusato le forze dell’ordine di averle chiesto di spogliarsi e di fare degli squat. La ragazza avrebbe rifiutato ma, sempre secondo i media, avrebbe anche affermato che alcune compagne avrebbero obbedito per paura. La questura di Brescia ha smentito quanto denunciato, sostenendo di aver “svolto le proprie attività di indagine e d'ufficio secondo le modalità consone del rispetto dei diritti e della dignità delle persone”.
I democratici chiedono a Piantedosi “se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e cosa intenda fare, per quanto di sua competenza, per chiarire nei tempi più rapidi possibili, quanto realmente accaduto nella questura di Brescia, non essendo possibili zone d’ombre o incertezze in una situazione di tale importanza”.
- 19:03 - Giustizia: Bazoli (Pd), 'riconoscimento vittime reato in Costituzione è passo avanti'
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - "Il gruppo del Pd esprimendo apprezzamento per il lavoro fatto nelle commissioni voterà a favore delle modifiche introdotte dal Ddl costituzionale sulle vittime di reato". Così intervenendo nell’aula di Palazzo Madama il senatore Alfredo Bazoli Capogruppo Pd in commissione Giustizia.
"Si tratta di un tema di cui si parla da molto tempo, che recepisce non solo istanze di natura giuridica ma anche un orientamento maturato nel corso degli anni cui netta è apparsa la percezione che le vittime di reato non ricevessero adeguato riconoscimento nell’ambito della amministrazione della giustizia. Orientamento che ha ricevuto un importante riconoscimento anche dalle prese di posizione delle istituzioni europee che, con due successive direttive, del 2004 e del 2012, hanno invitato il Parlamento ad introdurre misure minime a favore delle vittime di reato nell’ ordinamento. La discussione avvenuta nelle commissioni si è mossa nel rispetto dell’esigenza di evitare che questo riconoscimento possa pregiudicare il paradigma su cui si fonda il processo penale, che mira a mettere al riparo l'imputato dalle pulsioni vendicative e dall'arbitrio".
"Anche i giuristi auditi hanno battuto sulla necessità di trovare un equilibrio in tal senso, equilibrio a nostro giudizio raggiunto con una modifica lessicale e con la decisione di spostare il riconoscimento delle vittime di reato dalla art. 111 (Giusto processo) all’art. 24 (Diritto di difesa) proprio al fine di conciliare le caratteristiche garantiste del processo con l'adeguato riconoscimento e tutela delle vittime".
- 19:01 - Giustizia: Giorgis, 'su vittime reato ok a testo condiviso, si faccia anche su premierato'
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - “Oggi votiamo un testo apprezzabile sotto tutti i punti di vista, che nei procedimenti giudiziari dà alle vittime ogni tutela necessaria”. Lo ha dichiarato in aula il senatore Andrea Giorgis, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali, a proposito del ddl costituzionale sulla tutela delle vittime di reato. “Questo”, ha aggiunto il parlamentare dem, “perché si tratta di un testo condiviso su cui si è discusso tutti insieme, guardando alla qualità dei risultati piuttosto che ai tempi d’approvazione, e non a caso questo provvedimento sarà votato all’unanimità”.
“Il confronto pacato”, ha proseguito il senatore del Pd, “dà sempre risultati. Ma allora perché questa volontà di collaborare e lavorare collegialmente non si è manifestata anche per altre leggi? Perché sul premierato, per esempio, non avete accettato di discutere su nessun punto? Perché non avete accolto alcuna obiezione?”, ha concluso Giorgis.
- 18:43 - Brescia: Pd, 'Piantedosi chiarisca, no abuso di potere'
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - “Se le notizie di stampa che riportano la denuncia delle attiviste di Extinction Rebel di essere state costrette a spogliarsi integralmente davanti alle poliziotte e a fare squat, fossero confermate, saremmo in presenza di una situazione inaccettabile di abuso di potere e violenza di Stato". Lo dicono le deputate dem in commissione bicamerale contro i femminili di e la violenza sulle donne, Sara Ferrari, Antonella Forattini e Valentina Ghio.
"Un trattamento degradante, che certamente non si addice ad un’istituzione pubblica, chiamata a tutelare e non certo ad umiliare le persone. Nella denuncia risulta anche che questo trattamento è toccato soltanto alle ragazze, trai i 23 attivisti fermati dalle forze dell’ordine durante la manifestazione indetta da Ultima Generazione, Extinction Rebellion e Palestina Libera, il 13 gennaio a Brescia. La questura di Brescia dichiara che il rispetto dei diritti umani è sempre stato mantenuto. Nel pieno rispetto del difficile lavoro delle forze dell'ordine, riteniamo necessario, come chiesto anche in aula alla Camera, che il ministro Piantedosi chiarisca quanto emerso. Chiederemo che anche la commissione d’inchiesta sui femminicidi e la violenza si attivi per appurare quanto accaduto”.
- 18:42 - Trasporti: Sarracino, 'Salvini ministro della debacle, si assuma responsabilità'
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - "Anche oggi gravissimi disagi sulle linee ferroviarie del Paese. Abbiamo capito che Salvini si vergogna di essere ministro dei trasporti, responsabile di questo sfascio e di questa debacle, ma non può continuare a nascondersi ancora per molto senza assumersi la responsabilità di aver affossato un'azienda come Ferrovie dello Stato, tra le più importanti del Paese, danneggiando e mettendo in discussione quotidianamente il diritto alla mobilità di pendolari e viaggiatori. E pensare che parlavano di privatizzazione...". Così il deputato e membro della segreteria nazionale del Pd Marco Sarracino.
- 18:25 - Sicurezza: Boccia, 'scudo? Non serve, basta rispetto Costituzione e leggi'
Roma, 14 gen. (Adnkronos) - "Abbiamo condannato con forza le violenze di Bologna e Roma e ringraziamo le forze dell’ordine per il lavoro che quotidianamente svolgono. Non ci prestiamo a strumentalizzazioni che vengono da ambienti della maggioranza e del governo". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia conversando con i giornalisti a Palazzo Madama.
"Ci riconosciamo nelle parole del padre di Ramy, sulla cui morte va fatta piena luce e riteniamo che non ci sia bisogno di alcuno scudo per le forze dell’ordine che hanno come stella polare della loro azione la Costituzione e le leggi del nostro Paese a cui nessuno si deve sottrarre”.