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Tornano i Diaframma con ‘Siberia reloaded’, ma a quale scopo?

Tornano i Diaframma con ‘Siberia reloaded’, ma a quale scopo?
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È uscito a fine settembre ”Siberia reloaded 2016”. Parliamo del disco dei Diaframma la cui versione originale uscì nel 1984.

Il carrozzone della musica pur di continuare “lungo la strada”, ha resuscitato personaggi scomparsi dai radar da tempo immemore, imbastito reunion improbabili, commemorato album di per sé impossibili da dimenticare. Mai, però, si era sentito parlare della re-incisione di un disco. E quindi anche per questo motivo Federico Fiumani sarà ricordato, ovvero come il primo artista (se qualcuno fosse a conoscenza di operazioni simili, lo faccia presente) a portare avanti un’iniziativa che potrebbe creare epigoni o addirittura una vera e propria tendenza.

Siamo sicuri che esista tale necessità? A giudicare da quanto successo all’indomani dell’uscita del reloaded, la risposta parrebbe scontata. I fan della prima ora, si sono riversati sui social inscenando una vera e propria protesta, volta a capire le ragioni dell’operazione, a quanto pare non esattamente riuscita.

In rete, lo scenario è presto degenerato; alle colorate rimostranze dei più hanno fatto seguito le reazioni piccate del cantante, coadiuvate dalle parole di Gianni Maroccolo (nell’album collabora), il quale, nel tentativo di ricomporre la situazione, ha fornito la propria opinione.

Ora, in base ad una lettura superficiale della questione, le ragioni che hanno portato alla realizzazione del progetto restano avvolte da insondabile mistero. Federico, dopo esser stato contattato, ha preferito glissare; un peccato, poiché a restare, al momento, sono parole gettate in pasto ai social che non fanno altro che alimentare odiosi fraintendimenti.

L’iniziativa è, in effetti, quantomeno curiosa e induce certamente a farsi domande. Sicuri si tratti di un nuovo trend musicale sul quale scommettere? Sono numerose, nel presente, le celebrazioni a suffragio di dischi meticolosamente riprodotti dal vivo, così come non si contano più le ripubblicazioni di album che hanno fatto la storia; operazioni in parte giustificabili, se non altro per il recupero sonoro o qualsivoglia per i contenuti ulteriori sottesi al tempo dell’uscita ma non si era ancora arrivati – come detto – a ri-editare ex novo un disco.

Provate ad immaginare, la re-incisione di un capolavoro come 17 Re dei Litfiba, oppure, orientando lo sguardo oltre i territori nostrani, si ipotizzi una ri-elaborazione di Seventeen Seconds dei Cure. Volendo, infine, uscire dalle lande desolate della new wave, si pensi ai Rolling Stones nuovamente in sala di registrazione per rifare Exile on Main St. Se ciò accadesse si potrebbe davvero pensare di aver raggiunto il punto di non ritorno.

E in ogni caso due domande, giusto per non lasciare nulla al caso, sorgono: “Stiamo parlando di iniziative volte a rivendicare i propri intenti, oppure di una mera questione di business?

Non più tardi di qualche mese fa, “Diaframma performing Siberia” riportava l’attenzione sulla band, centrifugando critiche ataviche (la mancanza di Miro Sassolini alla voce) e apprezzamenti pretestuosi (i Diaframma “sono” Federico Fiumani) e, in ogni caso, ottenendo al botteghino un indubbio successo di pubblico. Forse la risposta giusta alle domande qui sopra, riconduce ad ambedue le ipotesi.

Più in generale, a mancare nel rock pare essere la spinta propulsiva, derivativa non tanto dalla presenza o meno di nuove band (qualcosa ancora succede), quanto dall’assenza di una scena reale, in grado di veicolare in un unico flusso l’energia che in passato alimentava copiosamente il caleidoscopico mondo del rock.

Il solito dj qualunque per non turbare i propri ricordi, eviterà in futuro di ascoltare il reloaded dei Diaframma e si chiede se Federico Fiumani, anziché re-incidere il disco, non avrebbe fatto meglio a pubblicare un live del “performing Siberia”.

9 canzoni 9 … propulsive

Lato A

Elena • Diaframma

Re del Silenzio • Litfiba

Isolation • Neon

Recall • Frigidaire Tango

Lato B

In the City • Clan of Xymox

Colourless Dream • Sad Lovers and Giants

Gathering Dust • Modern English

Somewhere • The Danse Society

Midnight Garden • And Also the Trees

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