Il mondo FQ

“Vignetta offensiva per l’Islam”, assassinato davanti al tribunale lo scrittore giordano Nahed Hattar

Il mese scorso, aveva condiviso sui social network una caricatura considerata offensiva. L'intellettuale, un attivista di primo piano, sostenitore del presidente siriano Bashar al Assad, era quindi stato arrestato
“Vignetta offensiva per l’Islam”, assassinato davanti al tribunale lo scrittore giordano Nahed Hattar
Icona dei commenti Commenti

Stava per entrare nel tribunale di Amman per affrontare un processo dove era accusato di vilipendio della religione, quando un uomo armato gli ha sparato tre colpi di pistola uccidendolo quasi sul colpo. E’ stato assassinato così lo scrittore giordano cristiano Nahed Hattar che era finito sotto accusa dopo che, il mese scorso, aveva condiviso sui social network una caricatura considerata offensiva per l’Islam. Hattar, un attivista di primo piano, sostenitore del presidente siriano Bshar al Assad era quindi stato arrestato. La vignetta che aveva pubblicato rappresentava l’immagine caricaturale di un uomo barbuto in cielo che fumava a letto con delle donne mentre chiedeva a Dio di portargli del vino. In pratica un duro attacco contro gli jihadisti dell’Isis, accusati di volere un paradiso con Dio al loro servizio.

Nel testo il jihadista è a letto con due donne in una lussuosa tenda, e Dio si affaccia dall’esterno, chiedendogli: “Buona giornata, Abu Saleh, hai bisogno di qualcosa?”. Il jihadista risponde: “Sì Signore, mi porti un altro bicchiere di vino e chieda a Jibril (l’arcangelo Gabriele) di portarmi noccioline. Dopo, mi mandi un servitore eterno per pulire il pavimento e sparecchiare insieme a lei”. E poi aggiunge: “Non dimentichi di mettere una porta davanti alla tenda, così la prossima volta bussa prima di entrare, sua beatitudine”. Secondo la traduzione in inglese di Anwar el-Iraqi, l’analista per gli affari arabi del Clarion Project, nella vignetta intitolata In Paradiso… Hattar per ragioni di satira modifica la parola Subnallah, cioè Gloria ad Allah in Subhanekh cioè Sua Beatitudine, una formula che può suonare blasfema.

Molti conservatori giordani musulmani hanno ritenuto la vignetta offensiva e contro la loro religione. Hattar, viste le reazioni innescate, aveva spiegato su Facebook che non intendeva offendere i musulmani, ma semplicemente far capire come l’Isis ” vede Dio e il Paradiso”. Lo scrittore, in ogni caso, era stato fermato e dopo essere stato interrogato, era rimasto in carcere con l’accusa di “razzismo e settarismo“, secondo l’agenzia ufficiale giordana Petra. Il pm di Amman, Abdullah Abul-Ghanam, lo aveva inoltre incriminato per “insulto alla religione“, essendo proibito di “pubblicare materiale, immagini o disegni con l’intenzione di colpire i sentimenti religiosi e la fede”.  Il personale della Public Security Department (PSD), che era vicino al Palazzo di giustizia, ha portato Hattar all’ospedale più vicino, ma è stato subito dichiarato morto.  Secondo la stampa locale il killer sarebbe stato immediatamente arrestato.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione