Il mondo FQ

Ilva, quattro direttori e l’azienda indagati per gestione illecita di rifiuti pericolosi

La guardia di finanza ha notificato agli interessati l'avviso di conclusione delle indagini. La bonifica dell'area, fanno sapere la fiamme gialle, non è ancora stata avviata, nonostante la società sia stata autorizzata quattro mesi fa. La società prevede di concludere i lavori entro il 31 agosto
Ilva, quattro direttori e l’azienda indagati per gestione illecita di rifiuti pericolosi
Icona dei commenti Commenti

Indagati quattro direttori pro-tempore dell’Ilva di Taranto per la gestione dei rifiuti dello stabilimento. Nell’inchiesta della procura tarantina è coinvolta anche la stessa Ilva in amministrazione straordinaria. La guardia di finanza ha notificato agli interessati l’avviso di conclusione delle indagini, su delega del pm della procura Lanfranco Marazia: la società replica sostenendo che prevede di finire i lavori di bonifica entro la fine agosto.

L’indagine si è sviluppata dopo il sequestro di cinque vasche di raccolta di liquidi e solidi. Per il reato di gestione non autorizzata di una discarica di rifiuti speciali, pericolosi ed ecotossici, è “ravvisabile la responsabilità amministrativa di Ilva in amministrazione straordinaria – spiegano i finanzieri del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Taranto – in aggiunta alla responsabilità penale di quattro direttori pro-tempore dello stabilimento siderurgico di Taranto, le cui condotte illecite hanno comunque prodotto vantaggi alla stessa società”.

Nonostante l’Ilva in amministrazione straordinaria “da circa 4 mesi abbia richiesto ed ottenuto – aggiungono le Fiamme gialle – autorizzazione ad eseguire la bonifica dell’area in sequestro, al momento la stessa non è stata ancora avviata”. I reati contestati sono quelli di stoccaggio non autorizzato e abbandono continuato di rifiuti speciali pericolosi, gestione di discarica non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi, violazione della disciplina sul trattamento delle acque meteoriche di dilavamento, miscelazione clandestina di rifiuti, omessa bonifica delle aree in sequestro contestato all’attuale direttore di stabilimento.

L’Ilva ha commentato la notizia spiegando che “la società è stata già autorizzata dal pubblico ministero a effettuare le attività di bonifica necessarie e che in data 24 giugno 2016 sono stati emessi gli ordini di acquisto per procedere con le suddette attività ai fini di un immediato ripristino ambientale dei luoghi interessati dalla vicenda”. La società prevede di concludere i lavori entro il prossimo 31 agosto.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione