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Ubi Banca, lista dei grandi soci per consiglio di sorveglianza sconfitta dai fondi d’investimento

Ubi Banca, lista dei grandi soci per consiglio di sorveglianza sconfitta dai fondi d’investimento
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La lista di minoranza degli investitori istituzionali ha battuto quella dei grandi soci di Ubi Banca in assemblea a Bergamo per il rinnovo del consiglio di sorveglianza dell’istituto. I fondi hanno il 51,106%, mentre la lista di maggioranza, unitaria dopo l’accordo tra i due patti di sindacato di Ubi, ha preso il 48,48% dei voti. La lista dei fondi, che presentava tre nomi, non avrà comunque la maggioranza del consiglio.

Un esito che il presidente del consiglio di sorveglianza Andrea Moltrasio ha definito “il primo salto Fosbury” di Ubi Banca nella sua nuova veste di società per azioni, riferendosi alla tecnica del salto in alto  inventata da Dick Fosbury. Moltrasio ha parlato di “grandi momenti di discontinuità della storia che bisogna saper affrontare”.

Per il completamento del nuovo consiglio non si sono rese necessarie nuove votazioni sui candidati, dal momento che l’assemblea ha approvato la proposta avanza da Aldo Poli, legale rappresentante della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che prevedeva la nomina degli altri nove candidati già inseriti nella lista 1 in ordine di lista. I nomi di questi ultimi si sono quindi aggiunti a quelli dei già eletti: Giovanni Fiori, Paola Giannotti e Patrizia Giangualano per la lista di minoranza, Andrea Moltrasio, Mario Cera e Armando Santus per la lista di maggioranza.

“Se i fondi portano una candidatura esplicitamente di minoranza, senza puntare alla presidenza e alla vicepresidenza, non c’è un problema di continuità”, ha commentato il consigliere delgato Victor Massiah. “I fondi ci credono e sono presenti col voto, ma non esprimono una lista antagonista“. Moltrasio, ha invece parlato di un “binomio continuità-discontinuità estremamente positivo”, evidenziando che se la vittoria dei fondi è una “discontinuità evidente”, la forte presenza di azionisti in assemblea (il picco è stato di 1.834 persone, per 3.401 soci totali) è stato “un segno di vicinanza” che rappresenta, in prospettiva, “un ottimo trampolino per sfide che vanno al di là della tradizione”.

Riguardo all’esito del voto, che ha visto la sua lista ottenere meno voti di quella dei fondi istituzionali, Moltrasio ha parlato di “sconfitte che fanno piacere” perché danno alla banca “una disciplina futura”. Per poi aggiungere scherzando: “Li abbiamo lasciati un pò vincere in modo che ci aiutino. Io non mi sono agitato, ero pronto a un’evenienza di questo tipo”, ha detto ai cronisti. “La prima lista ha vinto ai supplementari”, ha chiosato invece il presidente del consiglio di gestione, Franco Polotti.

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