Tunisia, olio e murales. A Djerba il riscatto economico si disegna sui muri
Djerba è viva, nonostante la crisi verticale del turismo, dovuta alla paura di rischi invisibili, nonostante che nella zona delle spiagge sia aperto solo un albergo su tre. Ma forse è un motivo in più per guardare a qualcos’altro, alle bellezze e alla storia di Homt Souk o dei paesi agricoli dell’interno. Lotfi Katrou è un professore di liceo, portavoce della Associazione Amici della Media di Erriadh. Mi mostra i risultati di una iniziativa internazionale straordinaria, Djerbahood, che ha trasformato il centro storico del paese in una galleria di murales. Muri bianchi, infissi blu, una grande pace. Un boutique hotel con piscinette e, a sorpresa, un negozio di artigianato design e conserve gestito da una signora italiana, Elena.

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