Un sistema già “bloccata e intimorita”, alle prese con problemi di organico in grado di bloccare l’erogazione dei servizi e al quale l’indagine di Mafia Capitale ha dato il “colpo di grazia”. Francesco Paolo Tronca ha tracciato il ritratto dell’amministrazione di Roma Capitale durante un’audizione in Commissione Antimafia.

Negli uffici amministrativi di Roma Capitale “nessuno prende una decisione – ha raccontato il commissario – nessuno fa una scelta, nessuno mette una firma, molti neppure ricevono e incontrano operatori economici, imprenditori, associazioni, ditte. Nessuno segnala criticità o problematiche in atto. Quante volte ho oppure abbiamo dovuto apprendere gravi problematiche su cui intervenire da fonti esterne o addirittura da organi di stampa”. Questo perché, ha spiegato ancora Tronca, quella della macchina amministrativa capitolina è “una realtà bloccata e intimorita, alla quale l’indagine Mafia Capitale ha dato il colpo di grazia“.

Una macchina affetta da una grave carenza di personale, secondo il prefetto: “”Particolarmente critica appare la situazione del personale di Roma Capitale, dovuta anche a una significativa carenza di organico, sia riguardo ai dirigenti, sia al personale della polizia locale, della scuola e degli altri profili lavorativi”. I numeri: “Negli ultimi dodici anni, pur essendo aumentate le competenze, il personale ha registrato una riduzione del 23,745% nei ruoli dei dirigenti e dell’11,77% negli altri ruoli, che, al 31 dicembre 2015, presentano una carenza complessiva superiore a un quarto dell’organico totale”.

Il ridimensionamento del personale ha portato a una situazione, “che diventerà esplosiva con le cessazioni che si avranno nel corrente anno, è da tenere in massima considerazione soprattutto l’ambito della Polizia locale dove la carenza, oggi, è al 30,57%, e raggiungerà livelli che non consentiranno di garantire pienamente il servizio”.

“La complessità del contesto socio-economico romano – ha aggiunto Tronca – richiede che siano approntate azioni che possano, in misura significativa, che possono salvaguardare la tenuta della legalità nella vita quotidiana cittadina”. “Fondamentale a questo percorso – ha spiegato ancora Tronca – è sicuramente l’attività di controllo della polizia locale che, nel trimestre 1° novembre 2015 – 31 gennaio 2016, è stata notevolmente implementata”:el dettaglio, nell’ultimo trimestre 2015 sono state accertate 6.967 violazioni su area pubblica, a fronte delle 4.801 individuate negli ultimi tre mesi del 2014. Per quanto riguarda la violazione in sede fissa alla fine del 2015 ne sono state individuate 6.255 invece che 2.156 alla fine del 2014.

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