Non che la DeLorean sia mai stata prodotta in grande serie: della DMC-12 furono assemblati meno di diecimila esemplari. Ma ora nuova legge americana sui “piccoli volumi” dà un nuovo futuro alla ricercatissima auto divenuta celebre nel mondo proprio grazie alla trilogia Ritorno al futuro. “Per circa cinquant’anni l’ente per la sicurezza stradale americano Nhtsa non ha fatto distinzioni fra le aziende che producono milioni di auto e quelle che assemblano poche auto personalizzate” – si legge sul sito della DeLorean Motor Company – così che i piccoli costruttori erano sottoposti alle stesse regolamentazioni e agli stessi adempimenti burocratici dei produttori di massa. A dicembre 2015, dice la DMC, il “Low Volume Motor Vehicle Manufacturers Act” ha creato un regolamento “ragionevole” che permette alle piccole Case di produrre un numero limitato di repliche di veicoli prodotti almeno 25 anni fa.

I piccoli costruttori dovranno comunque essere accreditati dall’Nhtsa e dell’Epa, l’ente federale per l’ambiente, e compilare report annuali. Le repliche saranno soggette ai regolamenti sugli equipaggiamenti standard e sui richiami, e soprattutto dovranno rispettare i regolamenti sulle emissioni dell’anno in cui sono prodotte: per questo, la nuova legge permette ai piccoli costruttori di utilizzare motori costruiti dalle grandi Case. “In vista di questa legge, la DeLorean ha lavorato a lungo per identificare un fornitore per i motori e altre parti. Ci sono ancora diversi ostacoli ed è ancora presto per determinare la fattibilità del progetto”, dice l’azienda. Che però con questa dichiarazione, a pochi mesi dal “Back to the future day”, ha già scatenato i fan di tutto il mondo.

La DMC-12, anche conosciuta semplicemente come DeLorean,  fu assemblata a Belfast nei primi anni 80 in poco più di novemila esemplari. Era un’auto eccezionale: aveva la carrozzeria di acciaio inossidabile spazzolato, le portiere ad ala di gabbiano e, sotto il cofano, un V6 di 2.8 litri PRV (Peugeot-Renault-Volvo). La DeLorean Motor Company fallì alla fine dell’82 quando il fondatore John DeLorean fu arrestato con accuse di traffico di droga, poi rivelatisi infondate. Tutte le scocche non ultimate e i componenti furono trasportare in Ohio e messe in vendita da una ditta chiamata Kapac. Nel 1997, una nuova azienda chiamata DeLorean Motor Company of Texas acquisì l’invenduto: è la stessa che oggi ha ipotizzato di approfittare della nuova legge americana per tornare alla produzione. L’amministratore delegato Stephen Winne ha detto a WTKR che vorrebbe realizzare 300 repliche entro il 2016, a un prezzo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100.000 dollari e che potrebbe variare a seconda del motore scelto.

 

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