Uno dei modi più sicuri per far dimenticare all’opinione pubblica un fatto che non sia di suo gradimento, è quello di spostare l’attenzione su qualcos’altro. Ovviamente non è solo per questo che Audi ha portato al Salone di Detroit la h-tron quattro concept, ovvero un prototipo con propulsione a fuel cell alimentate a idrogeno, ma sicuramente il forte impegno della Casa di Ingolstadt sulle trazioni alternative fa bene a tutto il gruppo Volkswagen. I “quattro anelli”, in ogni caso, non hanno sofferto particolarmente il “dieselgate”, visto che il 2015 si è chiuso con il record di 202.000 unità vendute negli Stati Uniti. La percezione del marchio Audi negli Usa, infatti, è nettamente migliore di quello delle “auto del popolo” e anche per questo si può permettere di mostrare concept ancora molto distanti dalla produzione di serie, al contrario di Volkswagen che con la Tiguan GTE ha servito l’antipasto della vettura che arriverà il prossimo anno.

Tornando alla h-tron quattro concept, la somiglianza con la e-tron quattro concept presentata solo pochi mesi fa al Salone di Francoforte è altissima, anzi praticamente si tratta della stessa auto: i due prototipi condividono anche la piattaforma MLB Evo. La componente tecnologica della h-tron non è del tutto inedita, rappresenta un’evoluzione di quella nascosta sotto le forme sinuose della A7 Sportback h-tron, presentata poco più di un anno fa al Salone di Los Angeles. L’impegno di Ingolstadt nelle trazioni alternative, insomma, è più forte che mai, come confermano le ultime dichiarazioni del numero uno Rupert Stadler, raccolte da Automotive News, che inquadrano Audi come il marchio “verde” del Gruppo, con oltre la metà della gamma che dovrà essere spinta da tecnologie pulite entro il 2020.

In attesa di vedere su strada le prossime A6, A7 e Q8, che saranno tutte anche ibride plug-in, la h-tron concept promette 600 km di autonomia e un tempo di rifornimento di idrogeno di quattro minuti, per alimentare la cella a combustibile che si trova sotto il cofano, che è composta da 330 elementi singoli ed eroga 150 CV. Questa è supportata da una batteria agli ioni di litio da 1,8 kWh che provvede allo stoccaggio dell’energia recuperata in frenata e alimenta i due motori elettrici posti sull’asse anteriore (122 CV) e su quello posteriore (190 CV). Il sistema non ha bisogno di ricariche con la spina, ha un’efficienza complessiva del 60% e fornisce 560 Nm di coppia, sufficienti a spingere l’auto a 200 km/h e da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi. Tra le sue peculiarità, infine, spicca il tetto a pannelli solari, che genera fino a 320 watt; in un anno vuol dire fare 1.000 km gratis.

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