Il campionato non ha padroni. Ancora una volta la testa passa di mano. Il tonfo bolognese del Napoli spinge l’Inter in prima posizione mentre la squadra di Sarri scivola addirittura al terzo posto, scavalcata anche dalla Fiorentina, travolgente in casa contro l’Udinese. Classifica: Inter 33, Fiorentina 32, Napoli 31. E la Juventus rosicchia così un altro punto rispetto al primo posto portandosi a -6. Domenica i campioni d’Italia ospitano la Viola, la Roma va a Napoli: siamo alle porte di uno dei passaggi cruciali del campionato. Splendido cammino interno dell’Atalanta che si sbarazza del Palermo portandosi a quota 24: la squadra di Reja in casa ha collezionato 5 vittorie, un pareggio e una sconfitta. I rosanero infilano invece la terza sconfitta per 3-0 in una settimana (Juventus e Alessandria i precedenti) e a fine partita vengono “convocati” dagli ultras sotto il settore ospiti. I giocatori rispondono “no“: le nuove norme federali varate a maggio vietano infatti i colloqui tra ultras e atleti al termine delle partite. Colpaccio nel finale per il Chievo a Frosinone, dove i ciociari avevano conquistato 4 vittorie e un pareggio nelle ultime cinque. Risultato importante anche per l’Empoli che espugna Verona inguaiando Del Neri e portando a casa il sesto risultato utile negli ultimi sette turni.

RISULTATI (tra parentesi gli assist)

Lazio-Juventus 0-2: 7’ Gentiletti (aut), 32’ Dybala (Leggi la cronaca)
Ammoniti: Radu, Mauricio, Gentiletti, Parolo, Klose (L); Mandzukic, Alex Sandro, Evra (J)

Torino-Roma 1-1: 83’ Pjanic, 93’ Maxi Lopez (rig) (Leggi la cronaca)
Ammoniti: Glik, Acquah, Bruno Peres (T); Manolas, Florenzi, Nainggolan, Pjanic (R)

Inter-Genoa 1-0: 59’ Ljajic (Leggi la cronaca)
Ammoniti: Telles (I); Tino Costa, Perotti, Ansaldi (G) Espulsi: D’Ambrosio (I)

• Doveva essere l’Inter di Mauro Icardi. Sta diventando sempre più l’Inter di Adem Ljajic. L’argentino finisce in panchina (e non entrerà), il serbo mette il timbro sulla vittoria insieme a tante altre cose buone confermando la crescita esponenziale dell’ultimo mese. Schierando la quindicesima formazione diversa su altrettante partite, Mancini ottiene l’ottavo 1-0 della stagione che vuol dire anche decima volta senza subire gol. Napoli è stato un incidente di percorso sotto il profilo del risultato. I nerazzurri ci mettono pochi minuti a chiarirlo, peccato che Melo spari alle stelle un rigore in movimento. Il Genoa è arroccato dietro, l’intenzione di Gasperini è quella di contenere e provare la zampata alla prima occasione buona. Ma l’inserimento di Palacio per Icardi, spalleggiato da Ljajic-JoveticBiabiany toglie punti di riferimento alla difesa rossoblù che va in affanno quando i quattro dialogano. Ljajic ha tre occasioni per smuovere il risultato: il sinistro sparato dopo una combinazione in area con Jovetic finisce fuori come il tiro dal limite a pochi secondi dall’intervallo. E nel mezzo solo il tuffo di Perin gli nega il vantaggio. Che il serbo trova comunque con una punizione fotocopia di quella di Pjanic in Torino-Roma: tutti cercano il pallone, nessuno lo tocca e Perin è battuto. Vantaggio meritato anche perché l’Inter non rischia praticamente mai, ermetica com’è sotto la guida di Miranda e Murillo ben schermati da Medel. E se non fosse stato per un tiraccio di Jovetic in apertura di secondo tempo, dopo una bella combinazione tra Ljajic e Palacio, sarebbe già andata in vantaggio. Nell’ultima mezz’ora il copione non cambia. L’ex giallorosso avrebbe l’occasione per il raddoppio ma viene fermato dal guardialinee per un fuorigioco inesistente, poi si divora la possibile doppietta dopo un contropiede guidato da Perisic. Nel finale c’è tempo per qualche palpitazione solo per l’espulsione di D’Ambrosio (quinta della stagione nelle fila nerazzurre) che lascia l’Inter in dieci negli ultimi otto minuti. Il Genoa non produce nulla anche in vantaggio numerico. Il primo tiro in porta era arrivato dopo 55 minuti. Troppo poco per sperare di rallentare l’Inter.

Bologna-Napoli 3-2: 14’ Destro (Diawara), 21’ Rossettini (Brienza), 60’ Destro, 87’ Higuain (Insigne), 90’ Higuain (Hamsik)
Ammoniti: Destro, Masina (B)

• Si ferma a Bologna il treno del Napoli che correva da 13 turni consecutivi in campionato. Una doppietta di Higuain l’aveva portata in testa da sola dopo 25 anni, un’altra giornata d’oro del Pipita non basta per evitare l’immediato controsorpasso dei nerazzurri. A stendere la squadra di Maurizio Sarri è un primo tempo pessimo, chiuso sotto 2-0 per mano di Mattia Destro e Luca Rossettini. L’uno-due nel giro di 4 minuti manda in tilt gli azzurri, incartati tatticamente da Donadoni: lo stesso Rossettini e Masina sono fondamentali nell’addomesticare Insigne e Callejon, fermato anche da un grande intervento di Mirante. E quando si torna in campo, Destro ci mette un quarto d’ora a battere per la seconda volta Pepe Reina, non esente da colpe. Tre gol in un’ora: gli stessi subiti negli ultimi mille minuti prima della trasferta a Bologna. Troppo tardi per pensare di riaprirla. Per tutti, ma non per Higuain che colpisce due volte a pochi minuti dal gong regalando qualche brivido finale. Il Bologna respira, risale in classifica e si coccola Donadoni. Dall’arrivo dell’ex tecnico del Parma i rossoblù hanno messo insieme 10 punti figli di tre vittorie, un pareggio e una sconfitta. Un ritmo da salvezza comoda.

Atalanta-Palermo 3-0: 18’ Denis (De Roon), 25’ Cherubin (Gomez), 79’ De Roon
Ammoniti: Kurtic, Cigarini (A) Jajalo, Andjelkovic, Gonzalez (P) Espulso: Migliaccio (A)

Fiorentina-Udinese 3-0: 26’ Badelj, 62’ Ilicic (rig), 86’ Rodriguez (Pasqual)
Ammoniti: Rodriguez, Gilberto (F); Iturra, Felipe, Danilo, Badu, Edenilson (U)

• La Fiorentina apparecchia nel migliore dei modi la settimana che porta al faccia a faccia con la Juventus. Tre squilli annunciano l’arrivo della Viola a Torino: Badelj per gli annali (ma c’è il tocco di Kalinic), Ilicic e Gonzalo Rodriguez mettono la firma sotto il comodo 3-0 all’Udinese, vicina a riaprire la partita solo con Widmer sotto di un gol e con Di Natale subito dopo il rigore del raddoppio firmato dal centrocampista sloveno. Non compaiono nel tabellino, ma Borja Valero e Bernardeschi marchiano a fuoco il match con altre due altre sontuose prestazioni. Lo spagnolo non cicca più un’uscita, il giovane talentino cresce di settimana in settimana. La partita viene sbloccata però con un colpo di fortuna: Badelj lascia partire un tiro dai 25 metri, deviato involontariamente da Kalinic che manda fuori posizione Karnezis. Il raddoppio arriva per un intervento scomposto di Badu su Kalinic in area di rigore: dal dischetto Ilicic è freddissimo. Nel finale, dopo almeno tre contropiede sprecati, la Fiorentina passa ancora con un colpo di testa di Rodriguez su un calcio d’angolo battuto da Pasqual. La Juventus, reduce da cinque vittorie consecutive, è avvisata.

Frosinone-Chievo 0-2: 90’ Paloschi (rig), 93’ Meggiorini (Paloschi)
Ammoniti: Gori, Dionisi, Diakitè (F); Dainelli, Rigoni, Paloschi, Cacciatore (C) Espulso: Pepe (C)

Verona-Empoli 0-1: 61’ Costa
Ammoniti: Hallfredsson (V); Mario Rui, Costa, Buechel, Paredes (E)

Sampdoria-Sassuolo 1-3 8′ Acerbi (Politano), 27′ Floccari (Vrsaljko), 39′ Pellegrini, 86′ Zukanovic
Ammoniti: Silvestre, Cassani (Sam); Vrsaljko, Acerbi, Pellegrini (Sas)

Carpi-Milan 0-0 Ammoniti: Alex, A. Romagnoli (M)

CLASSIFICA
Inter 33
Fiorentina 32
Napoli 31
Roma 28
Juventus 27
Sassuolo 26
Atalanta 24
Milan 24
Torino 22
Empoli 21
Chievo 19
Lazio 19
Udinese 18
Sampdoria 16
Bologna 16
Genoa 16
Palermo 15
Frosinone 14
Carpi 10
Verona 6

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Serie A, è un campionato senza padroni: chi raggiunge la vetta poi cade sempre

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