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‘Callas’ su Rai 1: io, Maria, l’ho conosciuta

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Quello che io e Paola Cortellesi abbiamo voluto fare con questo spettacolo è ridare credibilità a Maria Callas, una donna che è stata colpita e giudicata per la sua vita privata ricca di passioni e vicende impossibili.

Per troppo tempo la critica è entrata a piedi giunti nelle sue vicende, nei suoi affetti personali; quindi io e Paola abbiamo cercato di metterci in pari con la cronaca, raccontando quel che è successo in quegli anni travagliati e interpretando proprio Maria Callas e Giovanni Battista Meneghini: i principali protagonisti, insieme ad Onassis, di questa favola al limite del grottesco e dell’assurdo.

Vi anticipo un brano del nostro copione. Il resto lo potrete vedere questa sera su Rai 1 dalle 21.20.

Roma, presentazione trasmissione "Callas"

Dario Fo: Io l’ho conosciuta la Callas.
Io me la ricordo Maria, avevo vent’anni quando l’ho vista per la prima volta, ero alla Scala qui a Milano, mi trovavo, insieme ad altri compagni dell’Accademia di Brera in palcoscenico, arrampicato su un’impalcatura: stavamo rinfrescando le scenografie e in quel momento ecco che sotto di noi passa una ragazza che tranquillamente attraversa tutto il palco come se stesse passeggiando in piazza.
E io, di lassù, subito mi sono messo a gridare: “Ma sei pazza? Che fai, incosciente?! Passi qua sotto? Qui stanno spostando dei tiri con appese tonnellate di materiale, se si stacca una di quelle sagome ti schiaccia. Ma dove vuoi andare?!”

Paola Cortellesi: “Mah… io andavo in proscenio perché ho una prova con il Maestro d’orchestra”.

Dario Fo: “Corri via di lì!” In quel momento ecco che arriva il direttore di scena e le offre il braccio e le dice: “Venga via signora Callas!” e la porta in proscenio.
Dopo un po’ la sentiamo cantare. Era stupenda. Noi ragazzi di lassù scendiamo dall’impiantito e quatti quatti ci mettiamo in quinta ad ascoltarla, era qualcosa di incantevole… una voce incredibile, al punto che non era ancora finito il pezzo che noi siamo esplosi in un applauso scrosciante.
Il direttore fuori di sé: “Ma come vi permettete?! Interrompere una prova! Chi siete voi? Fuori di qua!”. E ci ha cacciati via come fossimo dei guardoni assatanati.

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