L’attesa si era concentrata sul nuovo iPhone 6S, ma le vere novità di Apple arrivano con l’Apple TV e l’iPad Pro. Nel corso della presentazione di ieri a San Francisco, culminata con la performance live degli One Republic, Tim Cook ha fatto gli onori di casa guidando la platea tra le novità della casa di Cupertino. Le sorprese non sono mancate, soprattutto per quanto riguarda la rottura di alcuni tabù e l’introduzione di tecnologie che chiariscono le strategie di Apple per il prossimo futuro.

Il nuovo iPhone. Al di là dei consueti aggiornamenti a livello hardware, con conseguente miglioramento delle prestazioni a livello di calcolo, grafica e qualità della fotocamera, il melafonino in versione 6s introduce due novità sostanziali. La prima è il 3D Touch, che consente di ampliare la gamma di comandi che è possibile impartire al dispositivo attraverso il tocco delle dita. Il nuovo display è infatti in grado di registrare i diversi livelli di pressione sullo schermo, permettendo ad esempio di aprire menu contestuali direttamente dalle icone delle app per accedere ai comandi di uso più comune, passare rapidamente da un’app all’altra o accedere ai contenuti in maniera più rapida. La seconda è la funzione Live Photos, con la quale iPhone introduce una forma ibrida tra fotografia e video. Quando si scatta una foto con questa modalità, il telefono cattura 3 secondi di video (1,5 secondi prima e dopo lo scatto) che vengono memorizzati insieme allo scatto principale. Al momento della visualizzazione sarà poi possibile far “prendere vita” all’immagine, avviando la riproduzione del video. Il risultato, almeno nel corso della presentazione, è piuttosto suggestivo. Resta da verificare quale sarà il livello di compatibilità con altri dispositivi e piattaforme (a partire da Facebook) e l’impatto sulle dimensioni dei file, che rischia di lievitare pericolosamente. Probabilmente non è un caso che, immediatamente dopo l’illustrazione della nuova funzione, Cook abbia annunciato un nuovo (e più conveniente) listino prezzi per l’ampliamento dello spazio di archiviazione su iCloud.

L’iPad diventa extra-large. Dopo tante speculazioni circolate in Rete, la casa di Cupertino ha finalmente svelato il nuovo iPad Pro, che oltre allo schermo “monstre” da 12.9 pollici introduce una serie di novità che lo collocano come un diretto concorrente dei computer portatili. A voler essere cattivi, si può dire che il nuovo iPad saccheggia buona parte delle sue caratteristiche al Surface di Microsoft. Il tablet Apple di nuova generazione consente di usare una tastiera hardware integrata nella custodia (esattamente come il Surface) e una penna (esattamente come il Surface) che permette di disegnare o scrivere note a mano all’interno dei documenti. Insomma: per una volta Apple non sembra vergognarsi di copiare le buone idee dei concorrenti, che per l’occasione vengono anche invitati a presentare l’efficacia dell’iPad Pro nel campo della produttività. La demo sull’uso di Office su iPad è stata infatti affidata a Kirk Konigsbauer di Microsoft (impagabile l’attimo di attonito silenzio della platea quando il logo di Microsoft è stato proiettato sul mega schermo del Bill Graham Civic Auditorium) che si è dimostrato perfettamente a suo agio nell’elogiare le funzionalità del nuovo iOS 9. La vocazione professionale dell’iPad Pro traspare proprio nell’uso combinato con la nuova incarnazione del sistema operativo mobile Apple, che permette di lavorare con le app affiancate introducendo un “vero” multitasking anche sul tablet. Sotto il profilo hardware, le novità più gustose sono due: la prima riguarda una nuova tecnologia che permette di variare la frequenza di aggiornamento dello schermo in base al contenuto visualizzato e che dovrebbe permettere una maggiore autonomia (10 ore secondo Tim Cook) del dispositivo La seconda è l’introduzione di un sistema a 4 altoparlanti, pensato per offrire una migliore esperienza d’uso nella riproduzione di video e musica. Secondo quanto annunciato, con i nuovi speaker il volume massimo sarebbe il triplo rispetto all’iPad Air 2.

Apple TV per film e videogame La vera star della serata, però, è la nuova Apple TV. Lo scatolotto marchiato Apple punta direttamente al bersaglio grosso, candidandosi a conquistare il salotto degli appassionati con un unico dispositivo per guardare film e serie TV in streaming (Netflix, HBO, ShowTime disponibili) ascoltare musica, guardare le proprie fotografie e giocare ai videogame. L’impegno per sviluppare la Apple TV, sottolineato anche da Tim Cook con un “ci abbiamo messo molto” che ha strappato qualche risata al pubblico, ha dato indubbiamente i suoi frutti. Il sistema operativo dedicato (chiamato tvOS) è seducente e le funzionalità ricalcano esattamente quello che ci si aspetta dalla TV di nuova generazione. Con la Apple TV si passa senza soluzione di continuità dalla visualizzazione di un film alle previsioni del tempo, con la possibilità di utilizzare a visualizzazione picture-in-picture per seguire gli eventi sportivi in diretta accedendo anche a statistiche, risultati degli incontri e qualsiasi altra cosa possa passare per la mente dell’utente. Il valore aggiunto, però, è rappresentato dal sistema di controllo: un telecomando bluetooth alimentato a batterie (3 mesi di autonomia) il cui primo vantaggio è illustrato da Cook con un paradossale “non dovete più puntare il telecomando verso la televisione”.

Siri, ma non solo In realtà il telecomando dell’Apple TV è una specie di oggetto magico. Integra infatti 5 pulsanti, una sorta di touchpad che permette di muoversi nel sistema di controllo e il microfono che consente di dialogare con Siri, l’assistente vocale Apple che qui diventa indispensabile. Siri, infatti, è in grado di esaudire richieste del tipo “mostrami i film adatti a un bambino” ma anche richieste più complesse come “voglio vedere un film di James Bond” raffinabili con “uno con Sean Connery” o addirittura “fammi vedere la puntata di questa serie in cui c’è Edward Norton”. Chi si aspettava che la sezione dedicata ai videogiochi dovesse rappresentare un aspetto secondario, è rimasto deluso. Potenzialmente, infatti, la Apple TV è in grado di insidiare tutte le console in commercio. A rischiare di uscirne con le ossa rotte è la Nintendo Wii, visto che all’interno del telecomando Apple sono presenti giroscopio e accelerometro che permettono di utilizzare il telecomando in maniera del tutto simile al controller Nintendo. Con un ulteriore vantaggio: nella modalità multigiocatore non è necessario avere un altro telecomando, ma si può usare un qualsiasi iPhone o iPod come controller aggiuntivo. Se Xbox e Playstation pensavano di poter dormire sonni tranquilli, infine, si sbagliavano di grosso. Nella notte è circolata in Rete la notizia che la Apple TV supporta anche i classici gamepad usati dai videogiocatori più incalliti. Resta da vedere se l’hardware consenta prestazioni sufficienti per fare del dispositivo Apple un serio concorrente anche per Microsoft e Sony.

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