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Tasse e rincari, Federconsumatori: “In arrivo stangata da 1.760 euro per le famiglie”

Batosta autunnale per le tasche delle famiglie italiane. La Federconsumatori fa una somma delle spese a cui dovranno far fronte tra settembre e novembre i nuclei famigliari della Penisola
Tasse e rincari, Federconsumatori: “In arrivo stangata da 1.760 euro per le famiglie”
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L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato le prossime spese per una famiglia media in Italia, al rientro dalle vacanze. Tra tariffe aumentate, prezzi vari e tasse, le famiglie al rientro dalle vacanze, se ci sono state, si troveranno a spendere circa 1.760,23 euro. La Federconsumatori non ha specificato gli aumenti previsti per ogni singola voce, ma l’impatto complessivo dell’autunno in arrivo, dove, nonostante la lieve diminuzione dei costi energetici, tra settembre e novembre sono attese spese molto pesanti per i consumatori italiani. La cifra stimata dall’Osservatorio, però, non tiene conto delle spese relative alla normale amministrazione di una famiglia media come quelle relative all’alimentazione e all’abbigliamento.
Il totale dei 1.760,26 euro viene calcolato sommando le spese di settembre, ottobre e novembre. Così suddivise: 788,70 euro, per libri e corredo scolastico, 117,03 euro, per la seconda rata della Tasi, 143,00 euro per la seconda rata della Tari, 455 euro per le bollette di acqua, luce, gas e telefono, e per finire 256,60 euro stimati per la prima rata del riscaldamento. “La stangata autunnale rappresenterà un grave colpo per i bilanci delle famiglie e si ripercuoterà pesantemente sui consumi e sull’intero sistema produttivo”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, l’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari.
“Il potere di acquisto delle famiglie è ai minimi storici (si è ridotto del -13,4% dal 2008 ad oggi) e tali costi non potranno che incidere sempre di più sulla domanda di mercato. Inoltre, l’elevato tasso di disoccupazione si ripercuote, ovviamente, sui bilanci familiari, poiché sono proprio genitori e nonni a sostenere economicamente i giovani senza lavoro – aggiungono Lannutti e Trefiletti-. È dunque più che mai urgente che il governo metta in atto efficaci provvedimenti per rilanciare il nostro sistema economico attraverso un Piano Straordinario per il Lavoro che punti sulla ricerca e l’innovazione, sullo sviluppo tecnologico, sulle comunicazioni (banda larga in primis), sulle bonifiche territoriali, sulla realizzazione di infrastrutture utili alla riqualificazione del settore turistico e sulla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica“.

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