I numeri di Expo? Ora sono diventati un problema politico. Posto a muso duro dal presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo, che ha mostrato di non credere alle cifre sui visitatori diffuse dal commissario Expo Giuseppe Sala. Non si tratta più soltanto dello scostamento tra previsioni e realtà già segnalato dal Fatto Quotidiano (leggi): Sala ha dichiarato che nei primi due mesi dell’esposizione gli ingressi sono stati 6 milioni (2,7 a maggio e 3,3 a giugno), quindi 2,8 milioni in meno di quanto previsto nei documenti di Expo Spa (8,8 milioni, 4,1 a maggio e 4,7 a giugno), pari al -30 per cento. No, sono le stesse cifre di Sala a essere ora messe in dubbio: sono irragionevoli, troppo alte rispetto ai dati dei trasporti.

E dopo l’intervento di Rizzo anche Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali di Milano, invita a rendere pubblici i dati relativi agli ingressi. “Non capisco perché quelli di Società Expo debbano dare l’idea di essere in difficoltà coi numeri dei visitatori – scrive su Facebook-. Li rendano pubblici, no? Altrimenti non fanno altro che alimentare equivoci e dubbi. La scelta migliore è sempre quella della trasparenza”.

Il ragionamento è semplice. Sala sostiene che gli ingressi sono in media 100mila al giorno, per fare 6 milioni in due mesi. Ma l’Atm (l’azienda dei trasporti milanesi) porta ad Expo 30mila persone il sabato e circa 25mila gli altri giorni. “Le altre come arrivano?”, si chiede Rizzo. Poche in auto: i parcheggi sono in gran parte vuoti, tanto che i vertici Expo si stanno ponendo il problema di come evitare il pagamento di una penale di 3 milioni alla società che li gestisce, Arriva/Deutsche Bahn, se nei sei mesi non saranno raggiunti gli 11mila euro d’incassi.

Poche in pullman e poche in treno, tanto che alla società regionale Trenord sono preoccupati per aver rafforzato il servizio quando, in realtà, le carrozze sono semivuote. I conti dunque non tornano. Anche raddoppiando generosamente i numeri Atm, si arriva a 3,5 milioni di visitatori nei primi due mesi. Si fatica a ipotizzare che possano arrivare a 4 milioni. Sala si è inventato oltre 2 milioni di ingressi in più? Il commissario continua a esibire un incrollabile ottimismo: “La gente viene perché si è divertita e interessata ed il passaparola sta funzionando”. Lo sostiene il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che però ha smesso di sparare cifre: “Expo sta andando benissimo, ci sono tanti leader ma anche tanti cittadini e turisti”.

Basilio Rizzo, implacabile, replica: “Se i parcheggi sono vuoti, se i dati di trasporto pubblico di Atm e Trenord sono sotto le attese, tutta ’sta gente che ci dicono, da dove arriva?”. A questo punto la risposta la dovrà dare il sindaco Giuliano Pisapia, a cui Sala si è appellato: “Nei prossimi giorni faremo il punto con il sindaco”. Ecco il nodo: Pisapia da una parte non vuole passare per quello che smorza gli ottimismi su Expo, dall’altra non può avallare eventuali numeri falsi. Diffusi per di più da chi potrebbe diventare, tra qualche settimana, il candidato a succedergli a Palazzo Marino.

I manager di Expo intanto mettono le mani avanti sui prossimi mesi: “Ci sarà un momento di minori ingressi in agosto. Abbiamo però grandi aspettative per settembre e ottobre”. Sul successo di Expo, Sala si gioca la candidatura a sindaco di Milano. Ma se risultasse che mente sui numeri, la sua campagna elettorale avrebbe un pessimo inizio.

da Il Fatto Quotidiano del 7 luglio 2015

Aggiornato da Redazione Web il 7 luglio 2015 alle 19.08

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