Il mondo FQ

Corruzione, il Coni mette online una piattaforma per segnalare gli illeciti

Il Comitato olimpico nazionale italiano lancia il portale per il cosiddetto whistleblowing, cioè la segnalazione anonima di illeciti e attività fraudolente. A realizzarlo un’azienda italiana in collaborazione con Microsoft
Corruzione, il Coni mette online una piattaforma per segnalare gli illeciti
Icona dei commenti Commenti

Non solo efficienza: l’adozione delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione può rappresentare un prezioso strumento anche per la lotta alla corruzione. A garantire una maggiore trasparenza nella pa è la figura del whistleblower, il dipendente o cittadino che segnala episodi illeciti nella gestione della cosa pubblica. Dopo il Comune di Milano, che ha messo in campo qualcosa di simile già lo scorso gennaio, ad adottare una piattaforma dedicata alle segnalazioni anonime è ora il Coni. L’occasione per l’annuncio è stato il Forum della Pubblica Amministrazione 2015, durante il quale il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha annunciato l’attivazione di un portale che permetterà di raccogliere denunce di illeciti e attività fraudolente tutelando la riservatezza della “talpa”.

Il portale consentirà di inviare le segnalazioni e attivare un canale di comunicazione con i responsabili del Coni. La base del sistema messo a punto dalla società italiana Nttagic è la piattaforma di condivisione SharePoint, normalmente utilizzata da Microsoft in ambito aziendale. In questo caso, però, il sistema utilizza delle credenziali generate casualmente allo scopo di garantire l’anonimato e la riservatezza di chi invia la segnalazione, offrendo agli organi del comitato la possibilità di gestire e condividere le segnalazioni dei dipendenti del Coni con tutti gli uffici interessati. Un’iniziativa che Giovanni Malagò, presidente del Coni, considera uno strumento importante per combattere la corruzione: “Il principio di trasparenza e buon andamento degli enti pubblici è fondamentale nella tutela dell’interesse collettivo e le attività fraudolente e corruttive devono essere scoraggiate in tutti i modi. E’ fondamentale poter far leva su un meccanismo di segnalazione che tuteli chi denuncia azioni o tentativi di corruzione o altri illeciti. L’innovazione tecnologica può rappresentare un valido alleato garantendo la riservatezza del segnalante attraverso meccanismi informatici.”

L’iniziativa arriva a un mese dalla pubblicazione delle “linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti”, diffuse lo scorso 28 aprile dall’Autorità nazionale anticorruzione. Un atto che ha finalmente messo nero su bianco il sistema di garanzie che la pubblica amministrazione intende dotarsi per la protezione dei dipendenti pubblici e dei cittadini che denunciano il malaffare nella PA, già previsto nella legge anticorruzione 190/2012 e dalle convenzioni internazionali che il nostro paese ha siglato con Onu, Ocse e Consiglio d’Europa.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione