Le pratiche fiscali di Mc Donald’s potrebbero finire sotto la lente della Commissione Europea. Secondo le denunce di tre federazioni internazionali di sindacati la multinazionale avrebbe evitato di pagare oltre un miliardo di euro di tasse ai paesi Ue girando i suoi ricavi europei alla sua holding lussemburghese. Per questo l’Unione sta valutando se aprire un’indagine sulle pratiche fiscali di Mc Donald’s, sulla scia dello scandalo LuxLeaks e dei tax rulings in base ai quali le multinazionali non pagano le tasse dovute ai Paesi dove operano.
La commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager ha presentato la questione durante un’audizione davanti alla commissione speciale sui tax rulings del Parlamento europeo: “Per quanto riguarda Mc Donald’s stiamo guardando tra le informazioni ottenute dai sindacati per valutare se c’è un caso”. Intanto Bruxelles ha chiesto a tutti i 28 Stati Membri informazioni sugli accordi fiscali preventivi applicati da ogni singolo Paese.”Perché la Commissione lavori con dedizione, velocemente e in modo equo, abbiamo bisogno almeno dello scambio automatico delle informazioni sui tax rulings e una base imponibile comune per le società – ha sottolineato la Vestager, avvertendo che – potremmo anche dover preparare delle linee guida per spiegare in dettaglio agli stati membri cosa è permesso e cosa no, ma per questo ci servono più precedenti legali”. La commissaria si è soffermata anche sulla base imponibile comune per le società opponendosi all’ipotesi di una “coalizione di volenterosi” per una cooperazione rafforzata. “Non è una buona idea – ha concluso – perché potrebbe spaventare gli stati membri e perché la concorrenza è importante per tutti quanti”.