“Ci sono idee di Expo che non ci piacciono: ci sono i brand del cibo che non è il cibo di tutti. C’è un’idea di precariato che non va bene”. Così alcune delle voci del corteo NoExpo che si snoda per la città di Milano. “Mille acri di terreno coperti di cemento con tante opere ancora non finite” queste le parole di un’attivista. Ma ci sono anche le storie dei lavoratori, delle aziende che hanno delocalizzato o licenziato, come la fabbrica metalmeccanica Maflow. “Siamo operai e vogliamo riappropriarci della nostra dignità, lo stabilimento è stato portato in Polonia e noi messi in strada” di Lorenzo Galeazzi
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