Piero Calamandrei e il suo saper osservare in ‘Codici e rose’
Codici e Rose di Paola Roncarati e Rossella Marcucci (Casa Editrice Leo S. Olschki) è un libro affascinante a cominciare dal titolo che sintetizza egregiamente, con immagini immediate, la vita di Piero Calamandrei personalità unica del nostro panorama nazionale.
Una vita intensa, piena di ricerche e di scoperte. La bellezza delle sue parole deriva dalla bellezza della natura e dalla sua capacità di osservarla con occhi e occhiali speciali: quelli dell’appassionato e dello studioso. Il giovane Piero sapeva apprezzare le piccole cose come sanno fare solo i grandi; riconoscere un fiore e chiamarlo per nome e stabilire un dialogo come si fa tra persone. E’ questa la sua grandezza. Il desiderio di conoscere, recependo in pieno gli insegnamenti ricevuti senza perdere il gusto della propria esperienza che nel contatto con la natura raggiunse livelli altissimi, un primo della classe in ogni campo.Non a caso, anche la pittura è presente tra le passioni dell’insigne giurista a completare il quadro di un intellettuale eclettico dotato del grande dono di coniugare arte e natura; quasi a dimostrare che ciascuna presti la sua fonte all’altra. Come non pensare all’espressione “fonte del diritto” per indicare la similitudine tra la produzione di norme giuridiche e lo sgorgare dell’acqua da una sorgente?
Codici e rose: codici che rappresentano le regole, la giustizia nel diritto, norme ordinate e raccolte. Rose come emblema della giusta misura, della proporzione di un fiore, petali così unici da essere ammirati quale arte della natura che sublima i suoi frutti, come geometria delle forme perfette e grammatica floreale. Calamandrei è tutto questo e come una rosa rappresenta la perfezione delle cose, l’eleganza dello stile e il profumo di una moralità esemplare come aria pulita che diviene respiro ampio nella comprensione dell’ordine elementare della giustizia.