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Periscope, Telefono Azzurro al Garante della privacy: “Rischio cyberbullismo”

Con il moltiplicarsi delle segnalazioni di bambini ripresi a loro insaputa a scuole, per strada e in luoghi pubblici senza autorizzazione, l'associazione richiama l'attenzione delle istituzioni per una regolamentazione dell'utilizzo della nuova applicazione di Twitter
Periscope, Telefono Azzurro al Garante della privacy: “Rischio cyberbullismo”
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Il Telefono Azzurro si appella al Garante della privacy per la tutela dei bambini dai rischi di Periscope. La nuova applicazione acquistata da Twitter e lanciata a fine marzo permette di mostrare in diretta streaming quanto succedeintorno a noi, diffondendo poi le immagini on line in tempo reale. Una rivoluzione nei campi della cultura e del giornalismo ma che potrebbe nascondere dei rischi per bambini e adolescenti. Per questo motivo Telefono Azzurro richiama l’attenzione delle istituzioni a livello nazionale ed europeo “affinché venga opportunamente regolamentato l’utilizzo della nuova applicazione”.

La preoccupazione più forte è il possibile uso di Periscope per atti di cyberbullismo, facilitati dall’abbattimento della distanza temporale tra la realizzazione del video e la sua diffusione. “Si stanno moltiplicando le segnalazioni di giovanissimi ripresi a loro insaputa nelle aule delle scuole, per strada e in altri luoghi pubblici da coetanei o da adulti, nella quasi totalità dei casi senza alcuna autorizzazione, calpestando così ogni diritto alla propria privacy” segnala l’associazione, che richiede quindi la collaborazione di associazioni, istituzioni e aziende per la ricerca di nuove soluzioni che possano conciliare la libertà di espressione con i diritti dei bambini.

Telefono Azzurro chiede a Twitter uno sforzo maggiore “per tutelare tutti i ragazzini che possono iscriversi e usare sia il social sia la app” e al Garante per la privacy  “maggior chiarezza”. Non manca il riferimento anche ai genitori, inviati ad assumersi “una maggiore responsabilità” nell’informarsi sui nuovi strumenti messi a disposizione dalla rete e nell’educare i figli a uso corretto.

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