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Gaetano Quagliariello e la poltrona al ministro transgender

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Gaetano Quagliariello è perplesso, e noi con lui. Interpellato dal Corriere della sera a proposito di un suo possibile ingresso nel governo Renzi, da principio fa il politico scontroso che disdegna incarichi e pennacchi, chino com’è “sulla ricostruzione del centrodestra”. E se anche gli avessero proposto un ministero, sarebbe entrato “ma senza trasporto, per un’emergenza”.

Lupi-QuagliarielloUno pensa che forse siamo stati ingiusti con Ncd: altro che partitino delle poltrone, a questi se gli offri un ministero ti guardano male e poi se proprio insistiti ti fanno la cortesia di prenderlo, ma senza trasporto. Poi però in Gaetano qualche istinto atavico si risveglia e infatti, sempre senza trasporto butta lì la soluzione innovativa: “Gli Affari regionali, con le deleghe sui fondi strutturali per il Sud e la coesione territoriale”. Insomma, un ministero che ne contiene tre: assai più conveniente dei fustini del Dash che ne pagavi uno e ne prendevi solo due.

Infine, quando gli si fa notare che Renzi ha chiesto una donna al posto di Lupi al governo, Quaglierello prende cappello: “Questa richiesta non la comprendo troppo”. Quindi, si ricompone e ‘con toni pacati’ osserva che “quando è uscita Mogherini è entrato Gentiloni che mi pare un uomo e che dobbiamo sostituire Lupi, che è pure un uomo…”. In effetti non fa una grinza. A questo punto non vorremmo che per ottenere un altro dicastero Ncd debba diventare un partito transgender, con i ministri che assumono la doppia identità di genere. Ma con toni pacati e senza trasporto, si capisce.

Da ‘Stoccata e Fuga’, il Fatto Quotidiano, 4 aprile 2015

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