Sabato scorso si è tenuta a Torino l’ennesima marcia no Tav, che ha visto schierati non solo gli attivisti, ma anche la maggior parte dei sindaci della bassa Val di Susa.

L’informazione ufficiale qui in Piemonte dimostra di essere favorevole alla realizzazione dell’opera. È stato perciò con stupore che alla sera ho visto il Tg regionale esordire con un servizio sulla manifestazione. Peccato che, subito dopo venisse mandato in onda un servizio dal cantiere di Chiomonte dove si era recata (guarda caso, lo stesso giorno…) una rappresentanza di Forza Italia per ribadire il sì all’opera. Dopodiché altro servizio dal Sestriere, dove si teneva sabato pomeriggio un convegno di “scuola di politica” cui partecipavano tra gli altri, oltre ad una Maria Elena Boschi in versione montanara, anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, con pullover girocollo, cui, l’intervistatore pensava bene di rivolgere la domanda di cosa ne pensasse della marcia torinese. Risposta scontata: ‘La Tav va avanti’.

Anni fa ricordo che sempre lo stesso Tg, a fronte del fatto che la magistratura avesse sequestrato un cantiere di sondaggio geognostico relativo alla realizzazione del terzo valico ferroviario, intervistò le maestranze che non potevano lavorare a causa del fermo dei lavori!

Secondo World Press Freedom, l’Italia è al 73° posto su 180 paesi per quanto riguarda la libertà d’informazione.

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