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Ebook, lettori deboli e ‘libri-strenne’: meno leggi più guardi la Tv

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L’ebook e in genere i libri acquistati su Internet incentiveranno la lettura? L’ebook arriverà a sostituire il libro cartaceo?

Dopo un’iniziale fase in cui l’ebook (l’Iva dei suoi contenuti è stata di recente abbassata) ha avuto una funzione sostanzialmente cumulativa e non sostitutiva, con l’andar del tempo sostituirà in misura rilevante il cartaceo (solo i libri per l’infanzia si salveranno). Succederà com’è accaduto per i quotidiani. Inizialmente erano in pochi a credere che Internet potesse scalfire la diffusione del giornale di carta, dopo alcuni anni si è verificato il contrario. Nel 2013 le vendite digitali di quotidiani sono aumentate di +104%, mentre le vendite delle copie cartacee hanno registrato un calo di -11% (fonte: Fieg).

L’ebook ha dei vantaggi unici: il basso prezzo dei libri, la comodità del trasporto, della lettura e della archiviazione, la possibilità dei collegamenti ipertestuali, la facilità della selezione dei libri.

L’uso dell’ebook è ovviamente condizionato dalle capacità di navigare nel web e quindi riguarda, almeno inizialmente, i lettori abituali e i nativi digitali.

In Italia si legge poco. Le persone che nel 2014 hanno letto un libro sono scese al 41% (43% nel 2013, 47% nel 2010), mentre negli altri paesi si supera il 50%. I lettori di almeno un libro sono 24mln; i “lettori forti”, chi legge 12 o più libri in un anno, sono 3mln (il 14%).

Le donne leggono molto di più degli uomini (48% contro il 35%); così come i residenti al nord (49%) contro il 29% del sud; i laureati arrivano al 75% mentre è fermo al 25% chi ha un’istruzione elementare. Alti lettori sono i ragazzi da 11 a 14 anni; comunque fino a 50 anni, in modalità decrescente col passare degli anni, si legge tanto, mentre gli anziani leggono sempre meno. I lettori forti sono soprattutto le donne, ma anche gli anziani (fra 65 e i 74 anni).

Rispetto al consumo di televisione c’è una relazione inversa. In Italia si legge poco, ma si registra un alto consumo di Tv. Al sud si vede molto più televisione; il consumo Tv cresce con l’avanzare degli anni. I laureati guardano poco la Tv e leggono molto, a differenza di chi ha un’istruzione elementare. Le donne invece leggono più dei maschi, pur guardando di più la Tv.

La Tv non è ovviamente la sola causa del fatto che si legga poco. Le cause vere sono ben altre e radicate nelle nostre tradizioni culturali (“la scarsa educazione alla lettura”, come recita l’Istat).

L’Istat registra che il calo dei lettori è da imputare in particolare alla diminuzione dei “lettori deboli”. Negli ultimi anni hanno spopolato i libri-strenne, libri di ricette o di politica-gossip. Gli autori di questi libri sono perlopiù personaggi noti della televisione e dello spettacolo. Nella maggioranza dei casi si tratta di libri da regalo. Questo genere di libro ha creato un nuovo “lettore”, persone di livello culturale più basso non abituate a comprare libri. Soggetti che, scemata la moda dei libri-strenne, hanno di nuovo abbandonato il libro.

L’ebook potrà invertire positivamente la tendenza sul numero dei lettori, anche se molti rimpiangeranno il fascino del libro di carta.

edit-devescovi

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