Clamoroso, ma non troppo, al Meazza. Il tonfo interno del Milan contro il Sassuolo vale un importante passo indietro in classifica dopo un mese di dicembre positivo. La squadra di Di Francesco sale verso la zona Europa e mette nel mirino proprio i rossoneri e la Fiorentina, altra delusa di una giornata che si rivela molto favorevole in ottica Champions per la Lazio e il Napoli. I biancocelesti hanno convinto contro la Samp grazie ad una prestazione scintillante di Felipe Anderson; i partenopei non hanno avuto alcuna difficoltà in quel di Cesena, dove si sono imposti per 4 a 1. Avevano infastidito la Juventus e spaventato la Roma, ora i neroverdi fanno festa a San Siro tra i fischi che il pubblico riserva alla squadra di Inzaghi. Frenata anche per i viola, che inciampano a Parma e devono fare i conti il caso Mario Gomez, autore dell’ennesima prestazione scialba e un rigore sbagliato sulle spalle. Mezzo passo falso del Genoa, fermato in casa dall’Atalanta: sotto 2-0, la squadra di Gasperini si rialza con i colpi di Iago Falque dal dischetto e di Alessandro Matri. Il passo zoppicante di chi lotta per l’Europa permette al Palermo di volare. La squadra di Iachini è la più in forma del campionato e continua a regalare spettacolo in fase offensiva con il duo Dybala-Vazquez: nel 5-0 al Cagliari è da vedere e rivedere la quarta rete rosanero con la splendida combinazione dei due attaccanti. Esordio peggiore non poteva esserci per Gianfranco Zola, un evidente segnale che il problema, probabilmente, non era Zdenek Zeman. Pareggio in bianco per Chievo-Torino e Empoli-Verona. La vittoria tra le mille polemiche della Roma a Udine permette l’aggancio in vetta. Momentaneo: la Juve pareggia contro l’Inter e rimane prima. Ma ora i giallorossi sono solo a un punto di distacco.

RISULTATI (TRA PARENTESI GLI ASSIST) 

LAZIO-SAMPDORIA 3-0: 38’ Parolo (Anderson), 41’ Anderson, 66’ Lulic (Anderson)
Ammoniti: Basta, Cana (L); Gastaldello, Soriano (S) – leggi l’articolo

UDINESE-ROMA 0-1: 17’ Astori (Totti)
Ammoniti: Di Natale (U); Maicon, Astori, Pjanic, Torosidis, Emanuelson (R) – leggi l’articolo

CHIEVO-TORINO 0-0
Ammoniti: Meggiorini, Hetemaj (C); Vives, Farnerud (T)

EMPOLI-VERONA 0-0
Ammoniti: Sala, Toni, Campanharo (V) Espulsi: Tonelli (E); Hallfredsson (V)

GENOA-ATALANTA 2-2: 37’ Zappacosta (Baselli), 49’ Moralez (Baselli), 51’ Iago Falque (rig), 69’ Matri (Edenilson)
Ammoniti: Burdisso, Roncaglia, Matri (G); Baselli, Dramè, Benalouane, D’Alessandro (A)

•Rimonta o mezzo passo falso? Il 2-2 del Genoa può essere visto da due angolazioni diverse. I rossoblù, ancora privi di Perotti, squalificato, vengono spinti verso il fondo dalla prima rete in serie A di Zappacosta e da Maxi Moralez, entrambi ispirati da Baselli. Poi insistono e risorgono nella ripresa. Accorcia Iago Falque dal dischetto e ristabilisce la parità Alessandro Matri, al sesto gol in campionato. Nel finale la squadra di Gasperini spinge sull’acceleratore ma Sportiello nega la terza rete che avrebbe permesso il sorpasso sui cugini della Sampdoria, bloccati a quota 27 dal netto ko contro la Lazio.

MILAN-SASSUOLO 1-2: 9’ Poli, 27’ Sansone (Berardi), 68’ Zaza
Ammoniti: Alex, Menez (M); Cannavaro, Gazzola (S)

•Illusione e fischi, altro che gli “hurrà” del presidente Berlusconi alla vigilia. Il Milan casca in casa, steso dal Sassuolo che si conferma squadra rognosa come hanno avevano avuto modo di sapere la Juventus e la Roma. Inzaghi recupera mezza difesa e il frullatore di cambi alla fine penalizza i rossoneri. Dopo il vantaggio grazie al gol di Poli dopo un tocco sporco della difesa emiliana, il Milan si addormenta. Cincischia a centrocampo e proprio su una palla persa in mediana Sansone trova il pareggio, liberato da un bell’assist di Berardi. Da quel momento è la squadra di Di Francesco a salire in cattedra. Controlla e detta il ritmo a lungo. E alla fine pesca il gran colpo con Simone Zaza. L’attaccante azzurro piazza un sinistro imparabile e ribalta il risultato pochi minuti dopo la prima occasione in maglia rossonera del neo-acquisto Alessio Cerci. Consigli si esalta ancora su Pazzini, negandogli il primo gol in campionato. Il Sassuolo, beffato nei minuti finali già a Palermo e contro la Roma, tiene botta, sale a quota 23 e sente odore di Europa. San Siro fischia, il Milan non ha nel vocabolario la parola ‘continuità’.

PALERMO-CAGLIARI 5-0: 5’ Morganella, 10’ Munoz (Lazaar), 33’ Dybala (rig), 73’ Dybala (Vazquez), 85’ Barreto
Ammoniti: Maresca, Vazquez, Munoz (P); Colombi, Crisetig, Farias (C) Espulsi: Conti (C)

PARMA-FIORENTINA 1-0: 11’ Costa (Lucarelli)
Ammoniti: De Ceglie, Gobbi, Lucarelli, Bidaoui, Cassano (P) Espulsi: Rodriguez, Savic (F) Rigori sbagliati: Gomez (parato da Mirante)

•Non perdeva da due mesi, ma la rincorsa della Fiorentina alla Champions si ferma a Parma, sul campo più innocuo della Serie A. Senza Borja Valero, i viola si inceppano e non appaiono mai davvero pericolosi dopo il vantaggio firmato da Costa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La squadra di Montella tiene bene il campo, ma crea solo tre gli squilli. Il più clamoroso è il rigore procurato da Cuadrado (contatto con De Ceglie) e fallito da Mario Gomez, un solo gol in campionato e tanti fantasmi nella testa che si manifestano quando l’attaccante spara centrale dal dischetto fallendo il pareggio. La Fiorentina potrebbe agganciare gli emiliani anche con la combinazione Cuadrado-Joaquin-Cuadrado ma il pallone non vuole saperne di superare Mirante. Poi il nulla cosmico e tanto nervosismo. Prima Savic e poi Rodriguez si fanno cacciare per due brutti interventi su Bidaoui e Cassano e i viola chiudono in nove, rischiando di scivolare ancora su un’incursione di Rispoli.

CESENA-NAPOLI 1- 4: 29′ Callejon (Hamsik), 41′ Higuain (Hamsik), 64′ Hamsik (Higuain), 72′ Higuain (Mertens), 75′ Brienza (Ze Eduardo)
Ammoniti: Gargano, Henrique (N), Capelli, Ze Eduardo (C).

•Il 2015 del Napoli si apre come si era chiuso il 2014: con una vittoria, sempre contro i bianconeri. Questa volta, però, il trionfo non ha la nobiltà di un successo ai danni della Juventus (con tanto di Supercoppa Italiana in dote). Ciò non significa, tuttavia, che i tre punti conquistati a Cesena siano poco importanti. Anzi. Tre i motivi principali: l’inversione di tendenza rispetto al passato, la qualità del gioco, la ritrovata condizione di alcuni uomini importanti, primo fra tutti Hamsik. Certo, i romagnoli hanno confermato ancora una volta di essere poca cosa (e la classifica lo dimostra), ma la sicurezza con cui gli uomini di Benitez si sono imposti (4 a 1 il risultato finale, mai in bilico durante i 90 minuti) al cospetto di avversari di livello non eccelso è una novità quasi assoluta nel campionato degli azzurri, che spesso e volentieri hanno perso fior di punti contro le cosiddette piccole. Evidentemente la vittoria pre-natalizia ha fatto bene a Higuain e compagni soprattutto nello spirito: le trame d’attacco hanno funzionato a meraviglia, non ci sono stati i soliti vuoti di concentrazione e pressione che fin qui avevano condizionato il cammino del Napoli e, particolare da non sottovalutare, si è finalmente visto un Hamsik in gran spolvero (oltre al solito, immarcabile Higuain). Repetita iuvant: il Cesena non è il Real Madrid, ma il Napoli ha fatto il Napoli anche contro l’ultima in classifica. E questa, paradossalmente, è una notizia(pgc)

JUVENTUS-INTER 1-1: 5′ Tevez (Vidal), 64′ Icardi (Guarin)
Ammoniti: Icardi, Ranocchia, D’Ambrosio, Juan Jesus, Medel (I), Morata, Bonucci (J). Espulsi: Kovacic (I) – leggi l’articolo

CLASSIFICA (*UNA PARTITA IN MENO) 

Juventus 40
Roma 39
Lazio 30
Napoli 30
Genoa 27
Sampdoria 27
Palermo 25
Milan 25
Fiorentina 24
Sassuolo 23
Udinese 22
Inter 22
Empoli 18
Torino 18
Verona 18
Chievo 17
Atalanta 16
Cagliari 12
Cesena 9
Parma 9

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