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Antonio Razzi, l’europeista che non ti aspetti al Parlamento europeo

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È un Antonio Razzi che non ti aspetti quello che incontri nei corridoi del Parlamento europeo. Per lui è il debutto assoluto a Bruxelles, tra quelle istituzioni europee a volte così difficili da comprendere, anche per lui.

Euro, Ue, crisi ucraina, gli argomenti da toccare col senatore sono tanti, fuori dall’aula dove ha partecipato ad una riunione di affari esteri, vengo subito al dunque: Senatore che idea si è fatta di questa Unione europea, con tutti i problemi che ci sono? Secca e inaspettata la risposta di Razzi: “Io veramente sono sempre dell’idea che bisogna fare gli Stati Uniti d’Europa se no non si risolve tanti problemi. Bisogna, ripeto, fare gli Stati Uniti d’Europa e basta”. Non credo alle mie orecchie, e gli chiedo se allora è a favore di unione politica, economica, monetaria? Non vuole difendere la sovranità monetaria italiana? Pronta e sconcertante ancora una volta la risposta di Razzi: “Se bisogna fare la moneta unica bisogna fare gli Stati Uniti d’Europa se no la moneta vale poco, non è possibile che in molti Paesi Ue non ci sia ancora l’euro”. Sogno o son desto? Non mi basta, lo seguo verso l’ascensore.

Ma senatore, alla luce della sua esperienza internazionale e dei molti viaggi che ha fatto in giro per il mondo, anche in Corea del Nord, qual è secondo lei la soluzione alla crisi che sta vivendo l’Europa? Razzi si fa pensieroso, abbassa lo sguardo meditabondo, poi lo alza e mi dice: “È un po’ difficile, non si risolve dall’oggi al domani, ma ripeto, se non ci sono gli Stati Uniti d’Europa non si risolverà mai la questione lavoro, non è possibile che tra i Paesi Ue ci siano differenze così alte di Iva e stipendi”. Insomma, alla faccia degli euroscettici. Alcuni colleghi lo chiamano, deve partire, l’agenda di Razzi e quella di un uomo importante, uno che conta. Certo che parlare di Stati Uniti d’Europa di questi tempi non è facile – gli dico – a Salvini e Grillo, che vogliono uscire dall’euro, cosa risponde? “Loro fanno una politica, ma uscire dall’euro è un po’ difficile, credo invece che la Banca centrale europea debba invece stampare più moneta”. Insomma Razzi vuole che la Bce operi come la Fed americana, uno dei capisaldi del federalismo europeo. Perbacco.

Impossibile lasciarlo, lo seguo e mi intrufolo in ascensore con lui…qualcuno indispettito dalla telecamera esce pure…a questo punto allargo un po’ il cerchio chiedendogli cosa ne pensa di Juncker e dello scandalo Luxleaks. “Non saprei, non lo conosco”. Vabbè Razzi è sempre Razzi…ma questo slancio europeista, chi se lo aspettava?

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@AlessioPisano

www.alessiopisano.com

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