libribibliotecaUna definizione, un’equazione esprimono un concetto con estrema chiarezza, ma imparare a leggerle è difficile e noioso; perciò il divulgatore deve usare parafrasi e analogie. Il rischio è di oscurare il concetto anziché chiarirlo; o addirittura di scrivere cose fuorvianti come questa. Però molti autori hanno azzeccato il giusto equilibrio.

Libri per ragazzi

In Abbasso la matematica (B. Jannamorelli; Qualevita) l’autore appoggia su una vasta conoscenza storica la sua campagna contro l’apprendimento meccanico delle formule.

La nonna di Pitagora (B. D’Amore; Dedalo) è un esperimento audace: attraverso storie di fantasia s’invita il lettore a leggere le vere biografie e opere di grandi matematici.

Un classico è Il mago dei numeri (H.M. Enzensberger; Einaudi), inteso per bambini ma forse troppo ambizioso.

Il teorema del pappagallo (D. Guedj; TEA) è un romanzo per ragazzi ed è il filo conduttore di una storia di concetti matematici e dei loro autori.

Fortunato chi trova TauTopologo (F. Ghione; La Città del Sole), deliziosa e ardita introduzione alla topologia concepita dall’autore quando cercava di spiegare il suo mestiere alla figlia di 5 anni.

Il poliedro di Leonardo (E. Ughi; edizionicorsare) accompagna il giovane lettore nella comprensione e costruzione di un icosaedro troncato; l’autrice, tipico caso di persona brillante che l’Accademia nella sua rigidità non sa riconoscere, ha creato una fantastica Galleria di Matematica nel Polo Museale Universitario di Casalina (PG).

Introduzioni alla matematica in generale o a temi specifici

Ulisse Maltagliati ricorda Anche tu matematico (R. Vacca; Garzanti), destinato al tipico lettore che ha sempre odiato la materia.

La matematica nella vita quotidiana (S. Di Sieno, R. Rigoli, T. Sichel; Mimesis) è una raccolta di articoli ben descritta dal titolo.

Walther La Spada consiglia The Heart of Mathematics: An invitation to effective thinking (E.B. Burger, M. Starbird; Springer) che introduce il lettore ai problemi più tosti con spirito lieve; non me ne risulta una versione italiana. Lo stesso, purtroppo, vale per An introduction to mathematical thinking (K. Devlin; Stanford), segnalato da umbe, inteso più a riflettere sul linguaggio e sull’organizzazione del pensiero.

Enrico Delfini mi manda la sua lista: C’era una volta un numero (G.G. Joseph; Il Saggiatore), Zero (R. Kaplan; Rizzoli), Da zero a infinito (J.D. Barrow; Mondadori), Gnomon (P. Zellini; Adelphi), Il pallino della matematica (S. Dehaene; Raffaello Cortina), L’istinto matematico (K. Devlin; Raffaello Cortina), Il gene della matematica (K. Devlin; Longanesi), Intelligenza matematica (B. Butterworth; Rizzoli).

Terribili simmetrie (I. Stewart, M. Golubitsky; Bollati Boringhieri) è un libro affascinante sul tema della simmetria e della sua rottura.

Alla ricerca della via più breve (P. Gritzmann, S. Ruggerini, R. Brandenberg; Springer) è uno strano libro che usa un linguaggio per ragazzi, ma tratta in profondità l’algoritmo di Dijkstra per la ricerca di percorsi ottimi.

Prospettiva: il punto di vista della geometria (C. Pellegrino; Pitagora Ed.) e Le geometrie della visione (L. Catastini, F. Ghione; Springer) trattano in modo approfondito ma piacevole i problemi geometrici relativi alla visione.

Il nastro di Möbius (C.A. Pickover; Apogeo) è una bella introduzione divulgativa alla topologia geometrica.

Non fatevi imbrogliare dal titolo: La relatività a fumetti (B. Bassett, R. Edney; Raffaello Cortina) tratta relatività ristretta e generale con proprietà.

Non capisco perché non ristampino Sincronia (S. Strogatz; Rizzoli): è uno dei più bei libri che abbia letto. Ordinatelo, così forse Rizzoli si sveglia!

La matematica non serve a nulla (G. Bolondi, B. D’Amore; Ed. Compositori), costellato di biografie, può sembrare un libro di storia, ma il vero intento è quello di smontare luoghi comuni sulla matematica e indurre riflessioni ad ampio raggio sulla disciplina.

Quanto a libri con titoli provocatorii, Contro la matematica (A. Cassinelli; Gaffi) mi ha dato l’impressione che l’autore abbia letto molto e capito poco. Invece Contro l’ora di matematica (P. Lockhart; Rizzoli) è un atto d’amore verso la materia: presenta una diagnosi corretta (l’insegnamento della matematica è troppo spesso noioso, a dir poco) ma una terapia che trovo inadeguata (l’abolizione della sua obbligatorietà).

Integrazione

Paolo Alessandrini mi segnala il suo sito Mr. Palomar e anche Il Post, Rudi Mathematici, DropSea, Gli studenti di oggi; io aggiungo ForMATH e metto tutto qui.

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