Il mondo FQ

Consiglio d’Europa boccia giustizia italiana: “Maglia nera per i tempi processuali”

I dati dal quinto rapporto della commissione per l’efficienza della giustizia. Alla fine 2012 l’Italia era il Paese con più processi penali pendenti, e il secondo, dopo la Germania, per numero di cause civili in attesa di giudizio
Consiglio d’Europa boccia giustizia italiana: “Maglia nera per i tempi processuali”
Icona dei commenti Commenti

Maglia nera all’Italia per quanti riguarda i tempi processuali, lo rende noto il Consiglio d’Europa, tra i Paesi aderenti allUe, l’Italia è lo Stato in cui i tempi della giustizia sono più lunghi. 2.648 giorni per ottenere un giudizio in primo grado per bancarotta, 770 giorni per una causa di divorzio. I dati emergono dal quinto rapporto della commissione per l’efficienza della giustizia (Cepej) del Consiglio d’Europa sul 2012. Alla fine del 2012 l’Italia era il Paese con più processi penali pendenti, 1.454.452, e il secondo, dopo la Germania, per numero di cause civili in attesa di giudizio, 4.650.566.

Mentre arrivano notizie confortanti per quanto riguarda l’uso dell’informatica nei tribunali, dove il punteggio è migliorato rispetto alla valutazione precedente. Tutti i giudici, si legge nel report, hanno a disposizione strumenti informatici per facilitare il lavoro. Tutti i tribunali, inoltre, sono forniti di un sistema elettronico di registrazione dei casi e di un sistema di gestione finanziaria. Per l’anno di analisi, per contro, solo il 50 % delle Corti di giustizia aveva la possibilità di mettere in relazione le parti tramite videoconferenze. Da completare anche l’introduzione dei sistemi di comunicazione tra tribunali e parti in causa, come per esempio siti, formulari elettronici e la possibilità di vedere online lo stato di avanzamento di una causa.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione