Il mondo FQ

Embargo russo, stop agli aiuti Ue per i produttori di formaggi. Troppi furbi

La Commissione europea ha deciso di porre fine all’ammasso privato che aveva introdotto per un tetto di 155mila tonnellate. Nelle motivazioni: "volumi sproporzionati presentati da alcune zone che tradizionalmente non esportano quantità significative"
Embargo russo, stop agli aiuti Ue per i produttori di formaggi. Troppi furbi
Icona dei commenti Commenti

La Commissione europea ha deciso “di porre fine, a partire da oggi, all’ammasso privato per i formaggi”, che aveva introdotto – per un massimo di 155mila tonnellate – per contrastare i danni subiti dai produttori europei in seguito all’embargo russo. Le domande fino ad oggi ricevute, scrive l’Esecutivo Ue sulla Gazzetta Ufficiale,  “mostrano che il regime è utilizzato in modo sproporzionato da produttori di formaggio, in aree che tradizionalmente non esportano quantità significative verso la Russia”. La Commissione europea, ha spiegato Roger Waite, portavoce del commissario Ue all’agricoltura Dacina Ciolos, “ha fermato il sistema di aiuti allo stoccaggio privato per i formaggi a causa dei volumi sproporzionati comunicati da alcune zone che tradizionalmente non esportano quantità significative di formaggi in Russia”.

In concreto, Bruxelles si è mossa con rapidità in quanto temeva l’arrivo di altri importanti volumi dalle stesse aree, tali da superare il quantitativo massimo previsto, come è già avvenuto per gli aiuti all’ortofrutta da parte di altri produttori. E proprio sui nuovi aiuti all’ortofrutta, si attende sempre che la Commissione Ue decida dove prelevare i fondi, ossia dal bilancio agricolo o dalla riserva di crisi degli agricoltori. Nel caso dell’ammasso ai formaggi, quasi certamente non ci sarà un secondo programma di aiuti.

La Commissione nella sua decisione, intende tutelare le aspettative degli operatori che hanno presentato domanda di aiuto “e ritiene che le domande introdotte prima dell’entrata in vigore dello stop alla misura dovrebbero essere prese in considerazione per il versamento dell’aiuto previsto”. Non si conosce al momento per quali tipi di formaggi è stato richiesto l’aiuto all’ammasso privato. Nel caso dell’Italia dovrebbe trattarsi soprattutto di formaggi Dop e Igp, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.

Prima che la Commissione Ue decidesse la chiusura dell’ammasso privato di formaggi, i produttori italiani avevano presentato a Bruxelles domande di aiuti per l’ammasso privato di 74.254 tonnellate di prodotti. Le altre richieste erano giunte dai produttori irlandesi (4.455 t.), olandesi (3.661 t.) e svedesi (2.324). Complessivamente sono state presentate a Bruxelles domande di aiuto per 84.962 euro rispetto al tetto di 155mila tonnellate previsto. 

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione