Fino a notte, anche durante i week end: tutto per scongiurare la ghigliottina sulle migliaia di emendamenti alle riforme costituzionali. Con un asso nella manica: il cosiddetto canguro, che punta a tagliare gli emendamenti simili in caso di bocciatura dell’emendamento pilota. E’ quanto deciso dalla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, la quale ha stabilito che da lunedì 28 luglio l’aula del Senato esaminerà le riforme costituzionali con sedute dalle 9 di mattina a mezzanotte. Il capogruppo del Pd, Luigi Zanda, ha chiesto nella fattispecie “di prendere atto che con 8mila emendamenti presenti, la Riforma costituzionale non verrebbe approvata nemmeno alla fine del 2014”. Per questo motivo, ha spiegato il presidente dei senatori Pd, “abbiamo avuto già 50 ore di discussione in aula e due giorni di illustrazione degli emendamenti“.
Per far fronte a questa situazione, l’unica soluzione era quella di dilatare l’orario delle sedute, anche perché alla richiesta di riduzione degli emendamenti (“mantenendo quelli politicamente rilevanti” ha spiegato Zanda) i partiti hanno risposto picche. Da qui le sedute di 15 ore, anche durante i fine settimana, con l’obiettivo di evitare il contingentamento dei tempi rifiutato da chi si oppone alle riforme. “Noi abbiamo sottolineato l’esigenza – ha aggiunto Zanda – che la riforma costituzionale, che richiede quattro letture conformi, sia approvata in prima lettura dal Senato prima della pausa estiva”. Anche Maurizio Sacconi, capogruppo di Ncd, ha sottolineato la necessità di un sì di Palazzo Madama “prima della pausa estiva”, perché “a settembre saremo impegnati con le riforme economiche e la legge di Stabilità”. Però, ha aggiunto “occorre una iniziativa politica del governo, affinché l’ostruzionismo non cada solo per stanchezza ma perché si amplia il consenso alle riforme”.
Zanda, però, ha rivelato anche un altro aspetto della decisione della Capigruppo. “Puntiamo anche a quello che in gergo viene chiamato ‘canguro‘, e cioè se viene approvato o bocciato un emendamento molti altri simili o uguali decadono di conseguenza. E credo che siano molti” ha spiegato il senatore del Partito democratico.