Capita a volte, mentre tutto fuori è rumore, di trovarti in una biblioteca di un paese del Sud a discutere con menti raffinatissime su: leggere, oggi e domani. E’ successo ad Andria per celebrare questo maggio dei libri. Un Forum tra autori, editori, presidi delle scuole, associazioni e direttori di biblioteche. Nelle biblioteche di provincia, a volte accadono cose strane…si parla di come convincere che è “furbo chi legge”. Ad organizzare questo incontro, l’unico sensato cui ho partecipato e che concretamente pensa ad un futuro vero degli europei, una associazione che cito, perché coraggiosa: puer Apuliae.

In un maggio che di europeo ha avuto ben poco, perché le cose dette in campagna elettorale sono come la Salerno Reggio Calabria…fra un po’ nessuno ne parlerà più, parlare di libri e di non lettori, francamente ti riscalda. Ci si accorge che a volte bisogna ringraziare il sistema scolastico italiano disastrato, perché i pochi giovani che si sono avvicinati al libro sono i pendolari, che hanno avuto “la fortuna” di doversi spostare la mattina per raggiungere la scuola. Quindi nel fantastico mondo alla rovescia, il disagio crea virtù, mentre coloro i quali sono i veri nemici dei libri sono architetti ed arredatori che hanno cancellato dalle case le librerie. L’arredo minimalista ed il design ha letteralmente spazzato via questi spazi polverosi, per cui oggi trovare una libreria in una casa di giovani sposi è un’impresa! Si potrebbe inventare una sorta di chi l’ha visto. Oggi i soggiorni sono luoghi dove campeggia un grande televisore e non ci sono più le vecchie billy di una volta. Diciamolo pure, una libreria nel salotto è da sfigati o da vecchi bacucchi.

Quando ho visto il salotto di Dario Fo, con due poltrone sommerse da libri in tutte le lingue, e poi libri e libri dappertutto, fino a rendere irriconoscibili i mobili, e libri ed ancora libri ovunque tanto da nascondere il Nobel, collocato tra cento titoli ammassati e con i dorsi tracciati, cioè letti…mi sono reso conto dell’ importanza del salotto. Quello utile è quello che non si vede. Oggi, dopo questo forum, mi sono chiesto come sarebbe stato il Paese fra cinque anni se Renzi avesse dato a 10 milioni di italiani 80 euro da spendere in libri ogni mese. Con 80 euro di letture puoi camparci mesi, non due settimane. Eppure, ci avevano provato a detassare fino a duemila euro l’acquisto di libri…e poi? Niente notizia seppellita sotto altre amenità. Misura cancellata, impossibile e senza coperture.Erano tutti “oltre” e nessuno ci ha pensato che in tutta Europa già accade. Ed ancora, mi sono chiesto ricordandomi la frase di un mio amico che riteneva giusto il furto dei libri nelle grandi librerie come l’approvvigionarsi di frutta direttamente dall’albero, che forse quella sarebbe stata una bella depenalizzazione, al posto del falso in bilancio…depenalizzare il furto di un libro. Chi ruba un libro lo legge e poi è costretto a leggerne altri…che magari compra. Insomma, chi saremmo noi, se non avessimo letto Moby Dick o Ivanhoe, Salgari? Cosa potevamo diventare se avessimo evitato di passare tanto tempo tra questi polverosi aggeggi medioevali? Insomma, ci siamo chiesti un po’ tutti, che fine faranno i libri, e poi cosa sono veramente? A volte ti tolgono la sorpresa, come 1984 ed altre volte ti disvelano i fatti come “E’ Stato la mafia“. Ricordiamoci che senza leggere, alcune cose possiamo ignorarle per decenni…vuoi mettere! I colpevoli di alcune stragi, li scopriranno i  figli dei miei nipoti. Vuoi mettere…la suspence generazionale! Forza, bisogna essere ottimisti. I libri non moriranno mai, perché, per chi ci crede…forse essi sono luoghi magici, dove il mondo spesso non è alla rovescia. Dove le storie, i viaggi, le verità, trovano casa. Dove i personaggi sono in carta ed ossa, e tutto e nitido come nei giorni di maestrale. Sono una vera e propria istigazione a vivere meglio. Cosa sono i libri? Sono i luoghi dove è stampata l’anima del mondo.

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