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Nigeria, l’esercito: “Sappiamo dove sono le 200 ragazze rapite”. 54 morti in un attacco

Continuano gli attentati di Boko Haram nel nord-est. Intanto le forze militari avrebbero localizzato le giovani ma non hanno intenzioni di ricorrere alla forza per liberarle. Ma un generale conferma: "Stiamo lavorando per riportarle a casa"
Nigeria, l’esercito: “Sappiamo dove sono le 200 ragazze rapite”. 54 morti in un attacco
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Continuano gli attacchi di Boko Haram nel nord-est della Nigeria. Almeno 54 persone sono rimaste uccise in due attentati lunedì sera. Intanto l’esercito ha localizzato le 200 ragazze rapite lo scorso 14 aprile dall’organizzazione terroristica Boko Haram. A renderlo noto è il generale Alex Badeh che ha poi spiegato che le forze armate non hanno intenzione di ricorrere alla forza per liberarle: “Nessuno deve dire che l’esercito non sa cosa sta facendo – ha dichiarato – . Non possiamo uccidere le nostre ragazze per cercare di riportarle indietro”. Le giovani, che sono state rapite nel villaggio di Chibok, nel nordest del Paese, sono tenute prigioniere ormai da un mese e mezzo. “La buona notizia per i loro genitori – ha aggiunto Badeh – è che sappiamo dove si trovano, ma non possiamo farlo sapere. Non possiamo venire e dire segreti militari, stiamo lavorando per riportare indietro le ragazze”. 

Dopo mesi di ricerche, le indagini sembrano essere arrivate a una svolta, anche se già tempo fa erano uscite alcune indiscrezioni sulla possibile localizzazione delle giovani. Il governatore del Borno, infatti, aveva assicurato che le ragazze si trovavano ancora in Nigeria e non in Ciad o in Camerun, come era trapelato da alcune fonti locali. I militanti di Boko Haram avevano mostrato un video in cui alcune ragazze, interamente coperte dal velo, venivano riprese mentre recitavano il primo capitolo del Corano. Il capo dell’organizzazione Abubakar Shekau aveva garantito che si trattava di una parte delle oltre 200 ragazze rapite, che sono state tutte convertite all’Islam. Il gruppo aveva poi annunciato che le ragazze sarebbe state rilasciate soltanto in cambio della liberazione di alcuni dei loro prigionieri. Tuttavia il governo nigeriano aveva respinto la richiesta,  dichiarando che “i Boko Haram non possono dettare le condizioni”. 

Nuovi attentati del gruppo estremista si sono verificati lunedì sera. Almeno 54 persone rimaste uccise in due attacchi sferrati ieri sera nel nord-est della Nigeria. Lo riferisce al Jazeera. Nel primo, avvenuto nella città di Buni Yadi, nello stato di Yobe, sono morti 24 soldati e 21 poliziotti. Nell’altro attacco nello stato del Borno gli estremisti hanno ucciso 10 persone.

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