Voglio che tu venga qui e ora
senza passare dal Via.
Se finisci in prigione
ti pago la cauzione
corrompo i giudici
anzi
ti organizzo la Grande Evasione.

Ho una piccola casa in Vicolo Corto
– ci coltivo la salvia e il basilico –
ti ci nascondo fino a che
i bastardi non la smettono di cercarti
poi ti faccio documenti falsi
baffi finti
naso da pagliaccio
e si va.

C’è pronta una barca sul fiume
partiremo all’una di notte
quando la luna riposa
quando il buio la fa da padrone
e i pesci radioattivi dormono felici
sul fondo.

Gabberemo gli elicotteri infami
rimanendo in silenzio
remando seduti vicini
nella tenebra amica.

Dove andiamo? mi chiedi.
In un posto segreto.
Se ci pinzano?
Li sganghero. 

Tutto questo folle affastello
solamente per dirti
che c’ho voglia di fare
colazione con te
più e più volte e più volte
un poco lontani dal mondo
se capisci che intendo.

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