Come volevasi dimostrare il regolamento Agcom sul diritto d’autore si abbatterà sul web italiano senza che la pirateria c’entri niente con l’azione dell’autoproclamata Super- Autorità di Internet.

E’ stato adottato oggi il primo provvedimento dell’Autorità Garante per le Comunicazioni in materia di diritto d’autore online a seguito dell’entrata in vigore del discusso regolamento di cui alla delibera 680/13/CONS (su cui, peraltro, pendono due ricorsi al Tar e un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica).

Nei mesi che avevano preceduto l’adozione del contestatissimo regolamento l’Autorità aveva assicurato che lo stesso avrebbe trovato applicazione soltanto nei casi di pirateria massiva e che i siti tradizionali nulla avrebbero avuto a che temere.

Ed invece il primo provvedimento, diffuso peraltro da un blogger, Marco Scialdone, ha avuto  ad oggetto una fotografia (una), come peraltro dal sottoscritto anticipato qui.

Si tratta di un portale turistico sulle bellezze della Puglia. Un portale cioè che aiuta anche i turisti stranieri ad orientarsi nelle bellezze del nostro Paese. Nel caso di specie, il sito ha sostituito la foto incriminata prima che l’Autorità potesse pronunciarsi e dunque è stata disposta l’archiviazione del procedimento.

Ma cosa sarebbe successo se il sito avesse resistito alla rimozione? Agcom avrebbe chiesto al provider di “entrare” materialmente nello spazio messo a disposizione dell’utente per rimuovere l’immagine, o addirittura avrebbe preteso l’inibizione dell’intero sito?

In questo caso poi il sito pare essere attestato in Italia, immaginiamo però se la stessa cosa fosse accaduta ad una testata online, e se ad esempio la testata pur in lingua italiana e diretta ad un pubblico italiano, fosse stata all’estero.

Il giornale non avrebbe saputo nulla di un eventuale ordine dell’Agcom che sarà inviato solo ai provider di accesso, cioè a chi ci fa accedere ad internet, ed il sito sarebbe stato reso dunque  inaccessibile.

E’ probabile che gli editori o le televisioni, come sembra aver compreso già l’emittente satellitare Sky si renderanno presto ben conto del boomerang che si potrà abbattere su di loro, dal momento che per una singola violazione, in brevissimo tempo si rischierà la chiusura dell’intero sito.

E’ questa la caccia alla pirateria “targata” Agcom?

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