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Fecondazione eterologa: caro Parlamento, ora niente scherzi

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Già gridano al far west, al mercato dei gameti, e agli altri scenari da fantascienza buoni per spaventare la gente. L’obiettivo è chiaro: una nuova legge sulla fecondazione assistita per correre ai ripari, per arginare le nuove libertà che la Corte costituzionale ha voluto sancire, insieme alla Corte europea dei diritti umani.

E’ lo “schema Calabrò”, se ricordate: siccome la Cassazione stabilì che non si poteva obbligare Eluana Englaro a stare altri 18 anni inchiodata a terapie che non avrebbe mai voluto iniziare, il Legislatore Responsabile si affannò a cucinare una bella leggina contro il testamento biologico, e contro la Costituzione. Non ci sono riusciti, almeno finora. E dobbiamo fare l’impossibile per impedire che ci riescano ora, magari in nome delle larghe intese pseudoclericali (pseudo, perché non hanno nemmeno più da arruolare il Papa) sia su fine vita che su ricerca e fecondazione.

Dunque, caro Parlamento, niente scherzi. Se volete, andate avanti: eliminate la proibizione della ricerca sugli embrioni, legalizzate l’eutanasia e il testamento biologico. Non per portare al far west, ma per farlo finire: il far west degli esiliati dei diritti, il mercato delle libertà-solo-per-chi-se -le-può-permettere, la violenza della clandestinità.

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