Vittorio Sgarbi commenta la storia del suicidio di Eddy De Falco, definendo dementi e “stronzi” gli ispettori del lavoro. E sottolinea: “Io sono per non pagare le tasse”. Sciorina poi esempi di scempio artistico del nostro Paese, non rinunciando a un sonoro vaffa alla “nuvola” di Fuksas. “Siamo un Paese” – osserva – “in cui quando apri gli occhi hai davanti un sogno. Una bellezza violata, umiliata”. Il critico d’arte punta anche il dito contro Grillo e il M5S, accusati di occuparsi solo dell’onestà individuale, senza parlare di Volterra. Durante il suo intervento, Sgarbi è interrotto da qualcuno del pubblico in studio, che urla: “Salemi (comune di cui Sgarbi è stato sindaco, ndr) è stato sciolto per mafia!”. Ma il critico replica col suo colorito linguaggio e col suo refrain celebre: “L’ha sciolto un prefetto della mafia, capra!”

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