Crescono le richieste di aiuto per pagare i debiti, che in sei anni sono aumentate del 300 per cento. Cambiano anche le tipologie di oneri da dover saldare. Se due anni fa chi chiedeva aiuto all’Adiconsum (Associazione italiana difesa consumatori e ambiente promossa dalla Cisl) lo faceva per onorare prestiti per l’acquisto di beni di consumo, adesso sono aumentate le persone che si accollano debiti legati al gioco e alle spese sanitarie. Ad affermarlo è a il presidente dell’associazione, Pietro Giordano, spiegando l’attività del fondo rotativo di solidarietà per i debiti insolventi che l’associazione gestisce per il ministero dell’Economia. Si tratta di un fondo che interviene per debiti fino a 25/30 mila euro, estinguendo il dovuto e rateizzandolo con interessi quasi a zero.

“La situazione peggiora di anno in anno – spiega Giordano – le richieste di aiuto che riceviamo sono infatti aumentate del 300% rispetto a sei anni fa quando abbiamo iniziato a gestire il fondo. Se all’inizio le insolvenze dei debiti erano per lo più legate a acquisti di beni di consumo, in particolare l’elettronica, o improvvisi crolli di reddito, negli ultimi due anni assistiamo a un aumento notevole dei debiti di gioco e di quelli fatti per pagare le spese sanitarie private o l’assistenza agli anziani, segno che la gente si ammala di più di ludopatia e ha perso la fiducia nel sistema sanitario nazionale”.

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