La patria del Chianti ha un primato indiscusso nella scelta delle vacanze in agriturismo da parte di italiani e stranieri. A dirlo è Coldiretti: nel bilancio tracciato da Terranostra, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente rurale. I numeri relativi alle vacanze in campagna nella penisola riconoscono alla Toscana un aumento del 2,5 per cento per gli ingressi negli agriturismi, preferiti da uno straniero su due (46%) e da sei italiani su dieci (59%).

Complici ben 463 specialità alimentari e 24 prodotti fra Dop e Igp, la Toscana fa gola a molti, non solo agli stranieri che passano le proprie ferie nella Bel Paese. Paesaggi verdi e specialità culinarie genuine sono i principali fattori che attirano chi sceglie un soggiorno all’insegna di natura, relax e buon cibo. L’elenco di prelibatezze è lungo: dal lardo di Colonnata, tipico delle Alpi Apuane, al miele della Lunigiana, fino al Pecorino toscano, insieme allo zafferano di San Gimignano e ai Ricciarelli di Siena, tanto per citare le più famose.

Soltanto lo scorso anno in Italia sono stati spesi oltre 24 miliardi di euro in Italia per mangiare in agriturismi, trattorie, pizzerie e ristoranti ma anche per acquistare prodotti enogastronomici tipici. La Toscana per le strutture agrituristiche mantiene la sua leadership – dal 2007 le aziende agrituristiche sono cresciute del 16,6 per cento – con 4.187 strutture autorizzate: di queste 1.707 sono gestite da donne, pari al 23,5% di quelle nazionali. Un altro primato al quale si aggiunge quello delle fattorie didattiche: sulle 3mila presenti sul territorio italiano, 700 si trovano in Toscana.

(Foto: terranostra.it)

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