Il governo prende tempo sul “caso Lupi”. La commissione trasporti mercoledì 15 gennaio avrebbe potuto revocare Piergiorgio Massidda, commissario straordinario dell’autorità portuale di Cagliari, nominato dal ministro Maurizio Lupi, nonostante la bocciatura del Consiglio di Stato. I giudici romani hanno, infatti, stabilito che Massidda non ha i titoli necessari per ricoprire l’incarico. Eppure Lupi – che per questo motivo è stato indagato dalla procura di Cagliari con l’accusa di abuso d’ufficio – l’ha comunque messo a capo dell’autorità portuale. Fuoriuscito come Presidente a settembre, Massidda rientra subito dopo come commissario straordinario della stessa autorità.

Il Movimento 5 Stelle ha così presentato una risoluzione per chiedere la revoca della nomina di Massidda, che, in Commissione trasporti aveva già ottenuto una maggioranza. “E invece il Governo ha deciso di spostare la discussione in Assemblea”, denuncia il deputato del M5S Nicola Bianchi, primo firmatario della risoluzione. Insomma, si prende tempo, nonostante le posizioni di Pd, Sel e Scelta Civica siano state piuttosto nette. In Commissione trasporti tutti i gruppi, esclusi FI e Ncd, hanno dichiarato di essere pronti a rimuovere Massidda. E con argomentazioni forti sulla sua nomina e, di conseguenza, verso Lupi: “E’ una forzatura che rischia di apparire perfino ridicola – è il parere di Roberta Olario di Scelta Civica – in considerazione del fatto che il soggetto interessato è stato dichiarato privo dei requisiti necessari per svolgere l’incarico di presidente con una sentenza del Consiglio di Stato”. Giovanna Sanna (Pd) segnala che i membri del proprio gruppo “hanno presentato un’interrogazione sulla nomina in oggetto” e chiede“di revocare, in sede di autotutela, la nomina del Massidda a commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari”.

Sel per bocca di Stefano Quaranta giudica “ridicola, irriguardosa e sconcertante” la nomina di Massidda. Tutti –tranne Ncd e Fi – chiedono a Lupi di revocare l’atto di nomina del collega di partito, Piergiorgio Massidda, medico ed ex senatore Pdl. E la posizione unanime emerge dalla conclusione del presidente della commissione trasporti che a fine seduta fa presente “come dalla discussione sia emersa una determinazione unitaria riguardo alla risoluzione in oggetto”. Invece il governo decide di saltare il voto in commissione e portare la risoluzione direttamente al giudizio dell’Aula. “Si fa melina su caso Lupi –denuncia il pentastellato, Nicola Bianchi – che ha palesemente violato l’esecutività della decisione dei giudici amministrativi”. Maurizio Lupi, comunque vada, non riesce a mandarne una in porto: prima del caso Massidda, infatti, c’è stata la bocciatura di Riccardo Villari, proposto dal ministro per guidare l’Autorità portuale di Napoli.

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