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Ultimo aggiornamento: 18:41 del 19 Dicembre 2013

Dl Salva-Roma, Candiani (Lega): “Con slot garantite interessi ai vostri finanziatori”

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Con questo mostruoso emendamento che salva gli interessi delle lobby, avete garantito gli interessi ai vostri finanziatori politici“. E’ l’accusa lanciata dal senatore della Lega, Stefano Candiani, a proposito dell’emendamento, presentato dal Nuovo Centrodestra, che punisce con norme restrittive i Comuni intenzionati ad ostacolare il business del gioco d’azzardo. “Lo avete fatto in maniera impune” – sottolinea il parlamentare leghista, che definisce il provvedimento un “mega-marchettone per mantenere in vita un clientelismo politico che deve garantire a una manciata di senatori il sostegno a questo governo”. E aggiunge: “Lo avete fatto andando contro realtà come quella della regione Lombardia e di altre Regioni e Comuni che hanno avuto il coraggio di dire ‘basta’ alle slot machine in città. Ed allora avete pensato di inserire” – prosegue – “una postilla all’interno di un comma relativa al turismo nelle isole minori, pensando che non se ne accorgesse nessuno; arrivando poi a dire, dopo averlo approvato e messi in salvaguardia gli interessi delle lobby che garantiscono il finanziamento pubblico (anzi, privato e nascosto ai partiti): ‘redigiamo anche un ordine del giorno dicendo che poi comunque ci impegneremo (forse) a dare ascolto anche ai cittadini che vengono messi sul lastrico’”. Candiani continua: “Di vergogna poi devono coprirsi anche i senatori che hanno votato questo provvedimento, a partire da quelli lombardi che, al contrario del Consiglio regionale della Lombardia che ha votato all’unanimità un provvedimento per sospendere l’utilizzo delle slot machine nelle città. Questo è l’apporto di Renzi! Questa è la vergogna di Renzi: dire una cosa sulla piazza e ai propri parlamentari chiedere di sostenere le lobby che li finanziano! Si vergognino tutti i senatori che hanno votato questo provvedimento! Tutti”. Nel corso dell’intervento, il senatore del Carroccio punta il dito contro il ministro Kyenge e accusa anche gli esponenti del governo, non seduti ai loro posti, di disinteressarsi della discussione. Nel finale, il senatore del Movimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, annuncia: “Ringrazio la senatrice del Pd che ci ha invitato alla coerenza. Per questo voterò in dissenso dal mio Gruppo; ma la coerenza deve essere a 360 gradi. Non possiamo accettare che la cultura si finanzi con trenta denari; non possiamo accettare che l’abolizione dell’IMU si finanzi con i condoni alle slot machine. Se la senatrice vuole coerenza” – conclude – “la chieda al vice sindaco di Padova Ivo Rossi e gli chieda di togliere le macchinette mangiasoldi dal bocciodromo comunale

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