Provenienti dal Texas, i Midlake con un sound che mescola folk, rock e psichedelia, oggi sono una delle realtà più interessanti provenienti dall’ambiente indipendente Made in Usa. Band composta da cinque amici musicisti, che si sono conosciuti nel periodo in cui frequentavano la North Texas School of Music, quando stavano specializzandosi in musica Jazz, i Midlake fanno il loro esordio nel 2001 con un Ep intitolato Milkmaid Grand Army, con il quale all’epoca riescono a farsi notare a livello locale. Ma è nel 2004, quando incidono il primo vero album Bamnan and Slivercork, prodotto in Inghilterra da Simon Raymonde (Bella Union), che il gruppo riesce a imporsi, ottenendo anche la possibilità di varcare i confini nazionali essendogli loro proposto un lungo tour in Europa che li fa così conoscere a un pubblico più vasto.

Ma i primi lavori, chiaramente ispirati alla musica dei Radiohead,  fanno storcere il naso a più d’un addetto ai lavori: la band viene addirittura  tacciata di plagio nei confronti della band capitanata da Thom Yorke e l’allora frontman Tim Smith fu persino costretto a fare pubblico mea culpa: “Non vogliamo essere accusati di plagiare i Radiohead. Penso che i Radiohead siano molto più vicini alle mie inclinazioni naturali rispetto a, che ne so, i Jethro Tull. Ascolto molto molto di più i Jethro Tull che i Radiohead in questi giorni, ma potrei scrivere dieci canzoni simili a quelle dei Radiohead prima di riuscire una che ricordi i Jethro Tull. Voglio suonare più come i Jethro Tull, ma non ci riesco proprio. E’ una grossa lotta”.

Quando pareva che le cose si fossero sistemate – avendo raggiunto, dopo averlo a lungo inseguito, il loro suono ideale – dopo il terzo album arriva una nuova tegola che costringe i Midlake a un improvviso cambio di direzione: Tim Smith, il cantante, nel 2012 esce dal gruppo, generando risentimenti oltreché un effetto, come prevedibile, destabilizzante che va a incidere e non poco, sulla vita stessa della band. Andando a modificare ruoli e approcci dei singoli musicisti verso la loro stessa musica.

Dopo un lungo periodo tormentato, qualcuno li dava per finiti, la band che oggi è composta dal nuovo cantante  Eric Pulido, da Paul Alexander (basso), McKenzie Smith (batteria e percussioni) Eric Nichelson (chitarre), Jesse Chandler (piano e tastiere) e Joey McClellan (chitarre) è tornata finalmente alla sua condizione ottimale, dopo aver dato un taglio netto con il recente passato. Il loro ultimo disco, uscito il 4 novembre scorso, intitolato Antiphon è l’album della consacrazione, che rappresenta, è il caso di dirlo,  la quiete dopo la tempesta. Anticipato dal singolo The old and the young, in questo disco la band  texana coniuga alla perfezione il folk inglese con il rock dei Settanta, segno che un nuovo equilibrio all’interno della band è stato ritrovato, permettendo loro di esprimere in toto quel mondo sonoro che porteranno anche in Italia, a Milano, l’8 marzo 2014 presso il Tunnel. VivE le ROck! 

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