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Carceri, “Cura tossicodipendenti ed espulsione stranieri a fine pena”

Le misure del decreto legge dovrebbero consentire l'uscita di tremila detenuti. Il ministro ha annunciato anche un disegno di legge su processo civile e penale. Napolitano sulle prigioni: "Condizioni disumane"
Carceri, “Cura tossicodipendenti ed espulsione stranieri a fine pena”
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Tremila detenuti in meno nelle carceri. È questa la stima dell’obiettivo delle misure che il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri porterà domani in Consiglio dei ministri sulle carceri. Le iniziative del governo produrranno quindi un calo stimato e potenziale della popolazione carceraria. Se a questa cifra si aggiungono i 4mila usciti in virtù delle precedenti misure, la cifra sale a 7mila fanno sapere da via Arenula. 

Il Cdm dei ministri esaminerà domani “un decreto legge sulle carceri che tocca le categorie dei tossicodipendenti e degli stranieri e un disegno di legge su processo civile e processo penale (che però dovrebbe slittare, ndr)” ha spiegato il Guardasigilli al termine della cerimonia per lo scambio degli auguri di Natale e Capodanno con le Alte Cariche dello Stato, al Quirinale. 

Il decreto sulle carceri “conterrà misure per favorire la cura dei tossicodipendenti in comunità di recupero, consentendo anche ai tossipendenti recidivi di partecipare a programmi di recupero alternativi al carcere” e, per quel che riguarda i detenuti stranieri, “una legge che consenta l’espulsione alla fine della pena“. Il provvedimento, secondo il Guardasigilli, “avrà un impatto sulla popolazione carceraria in termini di minori entrate e uscite”. 

Proprio oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è tornato a puntare l’indice sulle “condizioni disumane delle carceri” e dice di confidare che le Camere “ancora trarranno impulso a decisioni che siano anche di riforma della giustizia”.

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