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Minacce a Di Matteo, il Csm pensa a una trasferta a Palermo per vicinanza ai pm

La decisione verrà presa nella seduta di mercoledì prossimo. Due le proposte: tenere la prossima riunione nel capoluogo siciliano o una commissione straordinaria del plenum
Minacce a Di Matteo, il Csm pensa a una trasferta a Palermo per vicinanza ai pm
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Dal Consiglio superiore della magistratura arriva il primo segnale di vicinanza ai pm di Palermo dopo le inquietanti minacce di Totò Riina, intercettate nel carcere di Opera (Milano).

Il plenum di Palazzo dei Marescialli nella seduta di mercoledì prossimo dovrà pronunciarsi sulla possibile trasferta nel capoluogo siciliano – dove si sta celbrando il processo sulla Trattativa Stato-mafia – da organizzare in tempi stretti. Un gesto di solidarietà del Csm ai magistrati, e soprattutto al pm Nino Di Matteo. Che giovedì è stato costretto a rinunciare all’udienza di Milano a causa dei rischi per la sua sicurezza. 

Sul tavolo dell’incontro ci sono due proposte: una del togato di Unicost Mariano Sciacca, che chiede di convocare a Palermo la prossima riunione dell’assemblea del Csm. L’altra dei togati di Magistratura Indipendente, che sollecita una sessione straordinaria di Commissione o plenum a Palermo da tenersi prima delle festività di Natle o all’inizio dell’anno prossimo, prima che il Csm riprenda le sue attività ordinarie.

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