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Papa Francesco fa promuovere il Vaticano: ok di Moneyval a norme antiriciclaggio

La Santa Sede ha ottenuto 4 "risultati chiave" a livello legislativo e tre a livello operativo. A pesare anche i motu proprio del pontefice
Papa Francesco fa promuovere il Vaticano: ok di Moneyval a norme antiriciclaggio
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Un nuovo importante passo avanti del Vaticano verso la trasparenza finanziaria ma non c’è ancora il via libera per la white list”. La Santa Sede, infatti, ha superato il nuovo esame di Moneyval – il comitato di esperti per la valutazione delle misure contro il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo istituito dal Consiglio d’Europa – che ha approvato il “Progress report” del Vaticano. “Moneyval – secondo quanto riferito in un comunicato vaticano – dichiara benvenuti i miglioramenti e le chiarificazioni apportati alle strutture legali della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano in materia di lotta al riciclaggio del denaro e al finanziamento del terrorismo, conferma che sono stati fatti progressi significativi”. In seguito alla richiesta presentata dal Vaticano, Moneyval ha accettato di compiere un esame di revisione completo del progresso realizzato. Perciò il rapporto contiene un’analisi di progresso non solo quanto alle core, ma anche alle key recommandations del Financial Action Task Force e del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale.

Per il viceministro degli esteri vaticano, monsignor Antoine Camilleri, questa valutazione positiva “conferma gli importanti sforzi intrapresi dalla Santa Sede e dallo Stato della Città del Vaticano per rafforzare il quadro dei loro strumenti legali e istituzionali. La Santa Sede è pienamente impegnata per continuare a migliorare un’efficace implementazione di tutte le misure necessarie per edificare un sistema ben funzionante e coerente al fine di prevenire e combattere i crimini finanziari”. In particolare il Vaticano ha ottenuto quattro risultati chiave a livello legislativo: rafforzamento dell’Autorità di Informazione Finanziaria; motu proprio sulle leggi penali; motu proprio sulla trasparenza e nuovo statuto Aif. E tre risultati chiave a livello operativo: cooperazione internazionale dell’organo di vigilanza finanziaria; procedimenti di revisione e correttivi in istituzioni sotto la vigilanza dell’Aif; funzionamento effettivo del sistema di informazione per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.

Sul fronte dei risultati chiave a livello legislativo tre motu proprio di Papa Francesco, insieme a una serie di nuove leggi, hanno rafforzato l’Aif e hanno reso più preciso e completo il suo quadro legale in rapporto al sistema della legislazione penale, alla trasparenza finanziaria, ai compiti di vigilanza, di informazione finanziaria e ai requisiti per combattere efficacemente il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo. In particolare, è stato adottato un approccio moderno per la confisca, il congelamento dei beni e il sequestro. Sempre con un motu proprio, Bergoglio ha esteso la giurisdizione del tribunale vaticano sugli atti criminosi, compreso il finanziamento del terrorismo e il riciclaggio di denaro, commessi da pubblici ufficiali della Santa Sede nel contesto dell’esercizio delle loro funzioni anche fuori dal territorio dello Stato della Città del Vaticano. Inoltre il Papa ha istituito il Comitato di Sicurezza Finanziaria con lo scopo di coordinare le Autorità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano competenti nel campo della prevenzione e del contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

A livello operativo, invece, nel luglio scorso l’Autorità di Informazione Finanziaria è stata ammessa nell’Egmont Group e negli ultimi mesi ha firmato protocolli d’intesa con Belgio, Spagna, Usa, Italia, Slovenia, Paesi Bassi e Germania. L’analisi di Moneyval ha preso anche atto di una revisione preliminare del database dei clienti dello Ior, terminata entro la fine del 2012, e che, sulla base dei risultati di questa prima fase e sotto la vigilanza dell’Aif, è stato avviato un controllo approfondito sulla clientela e la relativa documentazione, compresa l’analisi delle transazioni, procedimento che è tuttora in corso. Inoltre, Moneyval ha preso atto che la banca vaticana ha ridefinito le categorie dei clienti che possono accedere ai servizi dello Ior e le ha pubblicate sul suo sito.

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