L’elezione di Marcello Pittella (Pd) alla presidenza della Regione Basilicata diventa definitiva nella notte ma si era già delineata con esattezza durante il pomeriggio, al punto che intorno alle 22 di ieri sera i festeggiamenti, nel quartier generale del neopresidente, a Potenza, non sono stati rimandati oltre.

Il centrosinistra – in un consiglio regionale che risulterà molto rinnovato nei suoi componenti – sfiora il 60 per cento dei consensi (il Pd è il primo partito, con quasi il 25 per cento dei voti) e si conferma lo schieramento più solido e longevo della Basilicata dove le elezioni regionali hanno però, questa volta, fatto registrare un’affluenza ai seggi molto contenuta: hanno votato solo il 47,6 per cento degli aventi diritto, rispetto al 62,8 delle passate elezioni regionali.

Intanto, al termine di una campagna elettorale non facile – attraversata anche dalla sua fine a livello nazionale con il ritorno a Forza Italia da una parte e la nascita del Nuovo centrodestra dall’altro – il Pdl ha schierato per l’ultima volta il suo simbolo, guidando la coalizione al secondo posto. Il centrodestra ha quindi distanziato nettamente il Movimento 5 Stelle, che sembrava poter aspirare al secondo posto ma che invece registra la perdita di oltre dieci punti percentuali rispetto alle elezioni politiche del febbraio scorso: allora ottenne alla Camera il 24,3 per cento dei voti, oggi si è fermato al 13 per cento. Soprattutto la parte finale della campagna elettorale, con l’arrivo in Basilicata di Beppe Grillo, aveva fatto credere in un risultato molto diverso.

Fra gli altri candidati presidenti e raggruppamenti, è da notare la percentuale, superiore al cinque per cento, ottenuta da Maria Murante, leader dello schieramento costituito da Sel e Rifondazione comunista. Molto basse le percentuali degli altri gruppi.

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