Lo scorso 31 ottobre, Bmw ha comunicato ufficialmente il richiamo di circa 176mila vetture vendute in tutto il mondo per un problema riguardante l’impianto dei freni. I modelli coinvolti nell’operazione di richiamo globale sono la compatta Serie 1, le berline Serie 3 e Serie 5 che sono proposte anche con la carrozzeria station wagon Touring, le Suv compatte X1 e X3, nonché la roadster Z4. Nello specifico, il richiamo riguarda gli esemplari equipaggiati con il motore a 4 cilindri 2.0i a benzina (proposto negli step di potenza da 184 CV, 218 CV e 245 CV), prodotti tra il mese di giugno del 2012 e il mese di agosto del 2013.

Il difetto consiste nell’insufficiente lubrificazione della pompa a vuoto dell’impianto frenante che potrebbe causare la perdita di potenza in frenata e, in alcuni casi, la rottura del servofreno, con potenziali conseguenze sul piano della sicurezza. L’azione di richiamo da parte di Bmw è stata avviata questo mese di novembre, ma le officine autorizzate della casa bavarese saranno già pronte il prossimo mese di dicembre per la riparazione totalmente gratuita del suddetto difetto. Il problema non affligge le versioni diesel dei già citati modelli, tra l’altro le più richieste sul mercato europeo. Infatti, delle 176mila vetture coinvolte nel richiamo, 76.191 sono state vendute negli Stati Uniti e circa 25mila in Cina, mercati dove l’alimentazione a benzina è più gettonata.

Non è la prima volta che Bmw avvia azioni di richiamo per difetti di fabbricazione. Nel mese di febbraio di quest’anno, ad esempio, sono stati richiamati circa 750mila esemplari di Serie 1, Serie 3, X1 e Z4 per un difetto all’impianto elettrico. In questo caso, erano coinvolti gli esemplari prodotti tra il mese di marzo e il mese di luglio del 2011, ma solo quelli venduti in Usa, Canada, Giappone e Sud Africa e non in Europa. Sempre quest’anno, nel mese di maggio, la casa bavarese ha richiamato 220mila esemplari di Bmw Serie 3 prodotti tra il mese di dicembre del 2001 e il mese di marzo del 2002, per la sostituzione degli airbag difettosi. Tuttavia, il maxi richiamo di Bmw risale al mese di marzo del 2012, quando è stata avviata la relativa azione che ha coinvolto ben 1,3 milioni di esemplari delle precedenti Serie 5 e Serie 6. Tutti gli esemplari di questi due modelli, prodotti tra il 2003 e il 2010, avevano i cavi della batteria montati in modo errato. Ciò poteva causare il cortocircuito dell’impianto elettrico dell’auto e, in alcuni casi, addirittura l’incendio.

Articolo Precedente

Veicoli commerciali, dopo 65 anni Piaggio sospende la produzione italiana dell’Ape

next
Articolo Successivo

Auto, a ottobre il mercato in Italia cala del 5,58%. Il gruppo Fiat perde l’8,7%

next