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Difendere i figli sempre?

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Ora di pranzo. Mangiamo qualcosa in un bar. Mia nonna avrebbe detto che sono usanze da madri snaturate e non potrei darle tutti i torti. Però tra una corsa e l’altra a volte succede. Vado avanti e indietro come una trottola, l’ho sempre detto, e ora capisco il significato di quel modo di dire.

Sembra una giornata tranquilla, chiacchiere davanti al solito toast. Ma ecco l’imprevisto: Francesco, figlio di una mia amica, si distrae e lascia in un angolo il suo triciclo nuovo. Zac, un altro bambino nota l’oggetto del desiderio. Come un falchetto con la preda, lo punta dall’alto, vi si avvicina procedendo a cerchi concentrici e alla fine, con scatto felino, se ne impossessa: ci sale sopra. Si allontana come fosse suo, è questa la legge dei bambini.

Francesco, intento a fare tutt’altro, si accorge dell’usurpazione di cui è stato vittima e si avventa sull’autore dell’illecito. É un attimo, manco hai il tempo di fermarlo che gli ha rifilato un morso. In piena faccia. Sotto l’occhio. Di quelli che lasciano il segno.

La mamma del ferito, tra le lacrime, cerca di soccorrere il suo piccino e si rivolge ai genitori di Francesco definendo “mostro” il pargolo mordace. La situazione degenera: cerco di guardare di qua e di là trovando un argomento per sviare il discorso. Potrei provare con le mezze stagioni, ma qualcosa mi suggerisce che non è il caso…

Il padre di Francesco interviene battagliero a difesa della sua progenie e dell’orgoglio ferito: “Beh del resto il triciclo è il suo!”. La mamma del morsicato ci guarda con aria sbigottita. Io provo un vivo desiderio di smaterializzarmi.

A quel punto avverto lo sguardo di mio figlio Luca che mi guarda con aria interrogativa. Sembra chiedermi: ma non era che le persone valgono di più delle cose? Che è bello condividere? E che i morsi li danno i cani rabbiosi? La scelta tra una piazzata con gli amici e una vigliaccata con degli sconosciuti, mi lascia impietrita. Lo sguardo ebete. Ormai in città non si trova parcheggio, davvero non ci sono più le mezze stagioni…

Il Fatto Quotidiano del Lunedì, 14 Ottobre 2013

 

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