Quello che temevo avvenisse è purtroppo avvenuto. Durante la mia dichiarazione di voto di fiducia avevo chiesto al presidente del Consiglio Enrico Letta di impegnarsi ad aumentare il numero delle donne nel caso ci fosse un cambiamento nella compagine del suo governo. Lo avevo fatto forte dalla mia esperienza di presidente dell’Internazionale donne nel corso della quale ho seguito la composizione di genere di tanti governi: ad ogni cambiamento il numero delle donne diminuiva.

Così è stato. In seguito alle dimissioni della ministra Idem, il premier Letta, che pur si era detto rammaricato di non aver messo abbastanza donne nel suo governo, non ha ritenuto dover fare una nuova nomina come se le Pari Opportunità fossero un dicastero di serie B da smembrare alla prima occasione. Una mossa che mi ha profondamente delusa.

E non si tratta di nomi. La sottosegretaria Cecilia Guerra, infatti, ha sicuramente un altissimo profilo professionale e politico, ma temo fortemente che dovendosi occupare di un ministero chiave come quello del Lavoro abbia ben poco spazio da dedicare ai temi delle pari opportunità. E’ vero che in gran parte di Europa Lavoro e Pari Opportunità sono nelle stesse mani, ma la nostra situazione è assai differente e necessita di attenzione speciale. Basti pensare a quanto c’è da fare sul fronte della violenza contro le donne o su quello dell’occupazione femminile. O quanto per i diritti e il riconoscimento delle coppie omosessuali.

L’esperienza precedente con la ministra Fornero ha dimostrato di fatto che senza un dicastero dedicato viene inevitabilmente a mancare quell’attenzione necessaria a portare avanti efficaci e continuative iniziative politiche.

Da qui la necessità di ripristinare al più presto il ministero delle Pari Opportunità e nominare una nuova Ministra. Chiedo al presidente del Consiglio di ripensarci, dimostrando che quanto ha detto non erano solo parole e che la sua sensibilità verso le tematiche di genere non è solo un’operazione di facciata. Di premier che fanno marketing ne abbiamo avuti abbastanza.

Articolo Precedente

Quando una 30enne invita una 50enne femminista a ‘fare la nonna’

next
Articolo Successivo

Maledette Pari Opportunità

next