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Siria, la solidarietà tra Boston e Kafranbel che non fa notizia

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kafranbelEsistono morti di serie A e B? E’ possibile che 150 persone al giorno muoiano senza guadagnare la prima pagina di un giornale?

Gli abitanti di Kafranbel, nord della Siria, sono diventati noti grazie ai loro striscioni multilingue e i loro disegni irriverenti contro il regime siriano. Questi siriani usano, ancora oggi, l’ironia come arma, perché le parole, scritte su uno striscione e immortalate in uno scatto poi caricato sui social network, possono arrivare lontano…addirittura negli Usa. Il 19 aprile gli abitanti di Kafranbel hanno scritto su uno stiscione: “Le bombe di Boston rappresentano una scena dolorosa di quello che accade tutti i giorni in Syria. Accettate le nostre condoglianze“.

Non so se questi siriani, abbandonati a se stessi, mentre scattavano quella foto davanti a delle macerie, pensavano di ricevere una risposta. Eppure, grazie a Facebook, alcuni ragazzi di Boston hanno risposto a quei giovani siriani. Questi ragazzi così lontani tra di loro, si sono ritrovati insieme accomunati da un dramma e da una reciproca solidarietà.

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