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P4, Milanese in aula contro Adinolfi: “Mi rivelò indagine su Bisignani”

Il deputato del Pdl nel corso del processo a Napoli, che vede imputato Alfonso Papa, ai giudici: "Era il 2010 e la cosa mi fu detta nel corso di una cena organizzata. Adinolfi voleva che Bisignani fosse informato della circostanza e, non conoscendolo personalmente, spiegai che mi sarei rivolto a Pippo Marra perché glielo riferisse"
P4, Milanese in aula contro Adinolfi: “Mi rivelò indagine su Bisignani”
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Michele Adinolfi, ex capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza, mi ha rivelato che erano in corso indagini su Luigi Bisignani“. E’ proprio il deputato del Pdl, Marco Milanese, nel corso del processo a Napoli sulla cosiddetta P4, che vede imputato Alfonso Papa, a raccontare ai giudici questo episodio“Era il 2010 –  ha risposto Milanese al pm – e la cosa mi fu detta nel corso di una cena organizzata. Adinolfi voleva che Bisignani fosse informato della circostanza e, non conoscendolo personalmente, spiegai che mi sarei rivolto a Pippo Marra (proprietario e direttore dell’agenzia di stampa Adnkronos, ndr) perché glielo riferisse”.

A verbale durante l’inchiesta Milanese aveva raccontato che sarebbe stato proprio Marra a essere usato come tramite, da Adinolfi, per comunicare a Bisignani la notizia dell’indagine. Marra, interrogato dai pm e difeso dall’avvocato Luigi Li Gotti, aveva negato e minacciato querele. Lo stesso Bisignani aveva dato una versione minimalista, rispetto a quella di Milanese, sulla fuga di notizie. Interrogato all’inizio di giugno del 2011 dal gip Luigi Giordano, e dai pm Curcio e Woodcock, Bisignani aveva messo a verbale: “Marra mi chiamò un giorno e mi disse: non parlare per telefono. Stop. Dopo ne parlai con l’onorevole Milanese …”. 

Il giorno dopo quell’interrogatorio Adinolfi venne convocato negli uffici della Dia e aveva negato. Il pm Curcio quindi convocò Milanese e lo mise  a confronto con l’ufficiale. Il confronto assunse toni drammatici.E oggi Milanese ha confermato tutto. Prima dell’ex consigliere dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha deposto l’impiegata di un’agenzia di viaggi, la quale ha confermato che l’imprenditore Luigi Matacena, parte civile al processo, pago’ due soggiorni nell’hotel De Russie a Roma per Ludmyla Spornik, amica di Papa. 

 

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