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Benetton vara il “piano trasformazione” e taglia 450 lavoratori

A settembre scorso richiamavano l'attenzione con una campagna di sensibilizzazione il "Disoccupato dell'anno". Ora, la trevigiana United colors of Benetton ha messo in atto quella che i sindacati hanno ribattezzato “una mazzata senza precedenti”
Benetton vara il “piano trasformazione” e taglia 450 lavoratori
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A settembre scorso richiamavano l’attenzione con una campagna di sensibilizzazione il “Disoccupato dell’anno”. Ora, la trevigiana United colors of Benetton ha messo in atto quella che i sindacati hanno ribattezzato “una mazzata senza precedenti”: il piano di trasformazione comunicato dai vertici del Gruppo Benetton che dovrebbe coinvolgere circa 450 lavoratori, 228 dei quali nelle sedi di Ponzano Veneto e Castrette di Villorba.

Il numero di esuberi, infatti, appare notevolmente superiore rispetto alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi che indicavano la rimodulazione dell’organico in poco più di un centinaio di addetti. E per i sindacati non sembra assolutamente sufficiente, a parziale attenuazione della manovra di tagli al personale, il contestuale annuncio di 280 assunzioni in Italia nella rete di negozi della casa trevigiana.

I lavoratori che Benetton intende escludere dalla forza occupazionale italiana sarebbero rappresentati per un centinaio di elementi da sviluppatori di prodotto mentre i rimanenti sono tecnici e personale impiegatizio. Un contingente all’incirca della stessa portata numerica è invece quello che riguarderà i dipendenti Benetton nelle varie sedi estere. Benetton ha anche fatto sapere che intende rescindere i contratti di fornitura rispetto a 135 laboratori terzisti, soprattutto veneti.

Per l’amministratore delegato a cui è stata affidata la riconfigurazione della base occupazionale, Biagio Chiarolanza, la misura “non era più procrastinabile” ai fini di un rilancio dell’azienda a lungo termine. Le difficoltà del gruppo del casual, nell’ultimo anno, si sarebbero infatti accentuate a causa principalmente della contrazione dei consumi in paesi come Italia e Spagna in cui insiste una parte rilevante del fatturato tradizionale Benetton.

Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, si è detto preoccupato in particolare per il rischio della perdita di “know how e design italiani”, dato che l’azienda ha spiegato di voler affidare la realizzazione di determinati prodotti, fin dalle fasi di progettazione, a fornitori esterni, anche internazionali.

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