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Cortina d’Ampezzo, valanga travolge gruppo di scialpinisti: due morti

Le vittime sono sci-alpinisti sorpresi dalla slavina che si è staccata dal gruppo del Cristallo, in un'area dove non vi sono piste da discesa. Nel pomeriggio un giovane ha perso la vita in uno scontro con un altro sciatore. Secondo i dati del Soccorso Alpino nel 2011 i decessi per incidenti sulla neve sono stati circa 500
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Sono stati trovati morti dai soccorritori due degli sciatori travolti dalla valanga dal gruppo del Cristallo, a Cortina d’Ampezzo. Gli uomini del soccorso alpino stanno cercando altre persone disperse. La valanga si è staccata in un’area poco sotto quota 3000 metri. I due sono altoatesini. La tragedia si è verificata in un canalone chiamato Forcella Verde a circa 2.100 metri di quota, sul confine tra l’Alto Adige e il Bellunese. Sul posto sono anche intervenuti il soccorso alpino dell’Alta Pusteria e un elicottero del 118 altoatesino.

In tarda mattinata due sci-alpinisti sloveni erano stati travolti da una valanga vicino a Sella Nevea (Udine). Immediatamente soccorsi, i due sono stati estratti vivi dalla neve, ma in stato di choc. Uno dei due, ferito in maniera più grave, è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Udine. Oltre al trauma cranico, lo sloveno ferito durante la valanga che si è distaccata non lontano dal Rifugio Gilberti, ha subito lesioni a un braccio e a una gamba. Lo sci alpinista era privo del dispositivo Arva, che consente di localizzare chi rimane travolto.

Quella di Cortina non è tuttavia l’unica tragedia del giorno legata alla neve. Un giovane, infatti, è morto scontrandosi con un altro sciatore sulla pista Stelvio a Bormio (Sondrio). Vittima dello scontro, secondo il 118, uno sciatore residente a Limbiate, nel Milanese. Il ragazzo è deceduto praticamente sul colpo. Ancora da ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.

Ogni anno gli incidenti sugli sci coinvolgono in Italia migliaia di persone, con quasi 1700 feriti gravi e circa 500 morti solo nel 2011, oltre 40 decessi al mese. I numeri relativi ai soccorsi effettuati dal corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nel 2011, parlano chiaro: 8299 interventi effettuati, con 36.517 soccorritori impegnati e 113 unità cinofile da valanga utilizzate (e 156 unità cinofile da superficie). In tutto 2.834 persone soccorse erano illese, 3.232 feriti leggeri, 1.671 feriti gravi, 494 feriti in imminente pericolo di vita, ben 478 deceduti e 42 dispersi.

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